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Castrovillari riconosciuto nel dossier2020 di Legambiente tra i centri ricicloni in Calabria
Il Comune di Castrovillari è stato riconosciuto tra i centri ricicloni per aver superato ampiamente nel 2019 il 65% di raccolta differenziata.
Lo comunicano con soddisfazione il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente, rispettivamente Domenico Lo Polito e Pasquale Pace in seguito a quanto riportato dal dossier 2020 redatto da Legambiente Calabria in collaborazione con l’Ufficio nazionale Comuni Ricicloni della stessa Associazione.
Il dossier è stato presentato sabato 13 febbraio nel corso dell’Ecoforum regionale sui rifiuti ed intitolato “L’economia circolare del futuro in Calabria: dalla teoria alla pratica”tenuto su piattaforma online e in diretta sulla pagina facebook dell’associazione ambientalista a cui hanno partecipato diversi relatori appartenenti sia al mondo istituzionale che a quello delle imprese e dell’associazionismo.
“I dati utilizzati quest’anno– spiegano gli amministratori– sono stati quelli forniti da Arpacal la quale ha rilevato che su 404 Comuni calabresi solo 89 hanno superato il 65% di raccolta differenziata nel 2019.”
“Castrovillari, in particolare– ricorda l’Assessore Pace–, vanta di aver raggiunto e superato questa percentuale sin dal 2017, confermando le sue prestazioni, anche se si constata come si è ancora lontani dal raggiungimento di tale obiettivo su base regionale.”
“Per altro seppur molte amministrazioni locali hanno messo in campo energie economiche ed umane per illustrare e far decollare tali buone pratiche, creatrici di ottimi risultati in funzione dell’eterogenea dimensione delle singole municipalità, resta– precisano ancora gli amministratori– la nota dolente dell’atavica mancanza di moderni impianti di selezione e smaltimento dei rifiuti raccolti che, il più delle volte, vanifica gli sforzi delle singole Amministrazioni. “
“Da qui l’importanza di raggiungere una piena e diffusa coscienza collettiva sulla reale necessità di realizzare impianti efficienti– richiama l’Assessore Pace– per chiudere, in maniera circolare, il ciclo dei rifiuti.”
“Soluzione– sottolineano, convinti, gli amministratori– sempre più condivisa da autorevoli associazioni ambientaliste quali Legambiente che, nella sua lettera d’invito alle istituzioni ed organismi a partecipare all’Ecoforum, fa presente come “…in Calabria occorre costruire impianti per la filiera del riciclo a partire da quelli di digestione anaerobica e compostaggio, da realizzare in ogni provincia calabrese”.
“Ecco allora che la sfida di ogni Amministrazione – concludono Lo Polito e Pace– sarà quella di spiegare maggiormente alle comunità il ruolo fondamentale che potrebbero svolgere i sistemi di filiera del riciclo con adeguate tecnologie; solo così la Calabria, finalmente, potrà incamminarsi verso uno sviluppo ecosostenibile, ormai imprescindibile ed urgente in ogni ambito.”