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Autovelox: se non è ben visibile la multa è illegittima
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Redazione Tutto Sud News
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E’ illegittima la multa per eccesso di velocità laddove l’autovelox sia stato posto al termine di un filare di alberi e in posizione non ben visibile dalla carreggiata.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 25392 del 25 ottobre 2017 ( vedasi il link in calce) confermando la decisione del Tribunale che, accogliendo l’appello di un conducente, aveva dichiarato illegittima la sanzione amministrativa che gli era stata comminata.
Il conducente, che era stato sanzionato dagli agenti comunali per avere superato con la propria autovettura i limiti di velocità stabiliti per il tratto di strada percorso (50 km/h), aveva contestato la sanzione adducendo che la postazione di controllo elettronico della velocità non era visibile, dal momento che era stata collocata dopo un filare di alberi, e che la segnaletica non era stata posizionata con congruo anticipo.
La Cassazione, condividendo sul piano giuridico la decisione assunta dal Tribunale, in sede di appello, ha ritenuto corretta l’applicazione alla fattispecie in esame dell’articolo 142, comma 6 bis, del codice della strada in base al quale : “Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’interno.”
A nulla è valsa la motivazione addotta dal Comune in sede di ricorso, ritenuta dalla Corte “solo apparente”, “essendo priva di qualsiasi riferimento fattuale oggettivo allo stato dei luoghi”, nonchè del riscontro di elementi escludenti, nel caso concreto, una minore visibilità del dispositivo.
Pertanto, risulta importante, al fine di poter contestare eventuali sanzioni per eccesso di velocità, verificare la posizione e la visibilità della postazione elettronica di controllo e la relativa segnaletica in modo da poter validamente sostenere in giudizio il mancato rispetto del citato articolo 142, comma 6, del codice della strada.
Ovviamente, ciò non è facile, soprattutto laddove si tratti di postazioni mobili, dal momento che vengono rimosse e quindi non è, in linea di massima, individuabile, quando arriva la multa, dove era posizionato l’autovelox e il cartello indicatore; mentre nel caso di postazioni fisse, normalmente dovrebbe essere più facile.
Naturalmente sarebbe preferibile rispettare i limiti di velocità che sono imposti a garanzia della sicurezza della circolazione e, quindi, di tutti coloro che circolano sulle strade, compresi i pedoni, spesso vittime di tragici incidenti.
E’ bene ricordare quali sono le sanzioni nelle quali si incorre quando si incappa in autovelox che rilevano un eccesso di velocità dei veicoli:
Per i trasgressori la multa cresce al crescere della differenza con il valore imposto. In particolare vi segnaliamo che si è costretti a pagare:
- una multa dai 39 ai 159 euro: con velocità fino a 10 km/h superiore al limite;
- una sanzione dai 159 e i 639 euro e 3 punti in meno sulla patente: con velocità oltre i 10 km/h e fino a 40 km/h superiore al limite;
- multa dai 500 ai 2.000 euro, 6 punti in meno sulla patente e sanzione accessoria di sospensione della patente da 1 a 3 mesi: con velocità oltre 40 km/h e non oltre i 60 km/h superiore al limite;
- multa tra i 779 euro e i 3.119 euro, 10 punti sottratti dalla patente e sospensione della stessa tra i 6 ed i 12 mesi: se si supera il limite di oltre 60km/h.
Luigi Bulotta
