Aiuto! Mi hanno cambiato il contratto! ( come difendersi dai venditori furbetti nell’epoca delle vendite telefoniche)

 Aiuto! Mi hanno cambiato il contratto! ( come difendersi dai venditori furbetti  nell’epoca delle vendite telefoniche)

Old woman talking on the home phone sitting in the arm-chair in the evening

Vi siete improvvisamente trovati con un contratto di fornitura di energia elettrica o telefonia intestato ad un nuovo operatore? Nulla di più facile e frequente. Approfittando di un momento di distrazione o di confusione in casa, un operatore telefonico vi ha proposto una buona offerta e chiacchierando… avete probabilmente acconsentito alla conclusione di un diverso contratto. La legge, per fortuna, tutela i consumatori ed offre degli efficaci rimedi. Vediamo quali atteggiamenti adottare per evitare la conclusione di contratti di fornitura di beni e servizi indesiderati e come porre rimedio alla prepotenza di qualche operatore troppo aggressivo.

La norma di riferimento è l’articolo 51 co. 6 del codice del consumo. Per evitare abusi la norma scandisce le fasi che portano alla conclusione di un contratto telefonico e che devono essere rigorosamente seguite. La procedura prevede: offerta telefonica e registrazione vocale; l’invio al consumatore di una proposta di contratto per iscritto; l’accettazione scritta del consumatore.

Il consumatore deve, inoltre, essere informato della possibilità di ricevere la proposta di contratto anche per email, pennetta usb, cd, dvd (cosiddetti supporti durevoli) per poi prestare il proprio consenso, anche telefonicamente, aderendo all’offerta. In questo caso, poiché il consumatore rinuncia alla cautela di una sottoscrizione separata del contratto, in tempo ragionevole o, comunque, prima della fornitura del bene o servizio,l’azienda proponente deve dare ulteriore conferma della conclusione del contratto.

Se questi passaggi non vengono rigorosamente rispettati la condotta dell’azienda deve considerarsi illegittima; la registrazione telefonica dell’accettazione da parte del consumatore non basta a rendere valido il contratto.

E cosa accade se senza aver rispettato questa procedura l’azienda dà esecuzione ad un contratto non voluto dal consumatore? L’art. 66. Codice del Consumo chiarisce che il consumatore non deve nulla per la fornitura di beni e servizi non richiesti.

Se ricevete una fattura per beni che non avete ordinato, o una bolletta intestata a un nuovo gestore è consigliabile il prima possibile  inviare alla fornitrice una raccomandata di messa in mora in cui si contesta il mancato invio del contratto per la sottoscrizione e/o la mancata consegna su supporto durevole dell’offerta contrattuale, specificando che non si darà seguito ad alcun pagamento ed intimando di non procedere all’attivazione del servizio.

Ricordiamo che purtroppo gli anziani che vivono soli sono sistematicamente presi di mira dalle aziende che offrono forniture per telefono ed è quindi necessario cercare di spiegare loro i rischi che si corrono.

Ecco un decalogo di semplici regole (consigliate dalle associazioni a difesa dei consumatori) da seguire quando si ricevono telefonate con l’offerta di beni o fornitura di servizi:

1 – Prendere tempo prima di confermare la propria identità cercando di capire prima chi è il vostro interlocutore.
2 – Chiedere il nome, il cognome e il numero dell’operatore che ha chiamato.

3 – Esercitare il diritto di sapere da dove è stato ricavato il vostro numero telefonico e i vostri dati sensibili in modo da richiedere la  revoca ad utilizzarli.

4 – Evitare di rispondere con un “sì” per  non cadere in possibili truffe o pratiche commerciali scorrette legate alle registrazioni vocali.
5 – Non pigiare nessun tasto del telefono per interrompere la chiamata come invece può suggerire la voce registrata. Si potrebbe essere dirottati a una linea a pagamento a vostro carico. Meglio riagganciare.
6 – Non fornire mai informazioni come numeri di fatturazioni, anagrafici, credenziali di accesso ai conti o carte di credito.
7 – Non risparmiare mai domande e richieste di chiarimento.
8 – Prima di aderire alla proposta consultare il sito internet della società che propone l’offerta o chiamare il servizio clienti.
9 – In caso di messaggio truffaldino darne segnalazione all’Autorità competente.
10 – Segnalare all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali l’utilizzo dei vostri dati personali da parte di società per le quali non avete dato mandato.
Gabriella Noto (avvocato – associazione “Studio Legale nel Sociale”, Napoli)

 

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