A Montauro (CZ) il primo museo sulla spiaggia nel Dadada Beach Village

 A Montauro (CZ) il primo museo sulla spiaggia nel Dadada Beach Village

E’ nato a Montauro (CZ), nella splendida cornice della Costa dei Saraceni, nel cuore del golfo di Squillace, il primo,  e sicuramente unico, museo sulla spiaggia. Il museo è stato allestito, tra gli ombrelloni e le sedie a sdraio, sulla spiaggia, a cielo aperto,nel Dadada Beach Village,  un noto e originale stabilimento balneare, che non è un semplice lido ma che, da sempre, si è distinto per la sua impronta innovativa, con grande attenzione alla qualità dei servizi, e che da tanti anni, ormai, consente ai bagnanti di vivere una vacanza variegata ed emozionante ricca di eventi, attività di animazione, grazie all’impegno e la passione del suo titolare, Roberto Talarico. 

Il lido prende il nome dal Dadaismo, detto più semplicemente Dada, una tendenza culturale nata in Svizzera, a Zurigo, nel periodo bellico e sviluppatasi tra il 1916 e il 1920, che ha interessato le arti visive, la letteratura, la grafica, il teatro, attraverso un rifiuto degli standard artistici, come dimostrato dallo stesso nome ( Dada) che non ha alcun significato, ricercando la libertà della creatività con la utilizzazione da parte degli artisti di tutti i materiali e forme disponibili, enfatizzando la stravaganza, l’umorismo la derisione.

In questo contesto, alla luce del principio dadaista della fruibilità dell’arte, è nato questo originale e unico museo che raccoglie oggetti abbandonati sulla spiaggia negli ultimi dieci anni e che sono stati cementificati con una tecnica sperimentale, frutto di una attività di studio e ricerca, ideata da Mario Loprete, un geniale catanzarese alla cui innovativa vena artistica si devono le opere realizzate secondo la filosofia Dada, davvero uniche e attuali, esposte nel Dadada Beach Museum che è diventato il luogo ideale per ospitare questa particolare arte, dando un valore aggiunto non solo a Montauro, ma a tutta la Calabria. Per la realizzazione di queste opere Mario Loprete ha lavorato per oltre sei mesi.

Così, tanti oggetti come secchielli, palette, formine, pinne, maschere da sub, scarpe, palloni, sedie, materassini, magliette, sono stati rivestiti di cemento, come per fermare il tempo, e trasformati in opere d’arte per dar vita a questo originale museo all’aria aperta, in pieno stile dadaista, senza cornici, senza vetrine, visitabile da tutti senza pagare alcun biglietto. Le opere sono tutte lì, sulla spiaggia, sulle pareti del lido e interagiscono in modo naturale con i bagnanti che possono ammirarle, toccarle, fotografarle, ricordare tempi e momenti passati.

Il lido resterà aperto fino a tutto settembre e la mostra, nel periodo invernale, si sposterà al Museo Marca di Catanzaro.

Luigi Bulotta

 

                  

                 

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Redazione Tutto Sud News

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