Il Vesuvio brucia , mortificato dall’idiozia e delinquenza dell’uomo
Il Vesuvio circondato, avvolto da un fumo denso fa una certa impressione, sembra si sia risvegliato, pronto ad esplodere lapilli e schiumare lava incandescente ma la realtà è ben diversa, non è così a ben guardare, quella grande montagna non ha l’aspetto minaccioso di chi può far male ha le sembianze, semmai, della vittima, di chi sta soffrendo e subendo la violenza demente e scellerata di una banda di delinquenti che non sa far altro che lucrare violentando la natura e la vita dei concittadini. Ormai è una settimana che vigili del fuoco, protezione civile, addetti della sezione antincendio della Regione Campania lottano con le decine di roghi che si accendono a macchia di leopardo ed in continuazione, grazie alla mano criminale di gente che , mettendo in atto un preciso disegno criminale, sta letteralmente distruggendo ettari di macchia mediterranea del Parco Nazionale del Vesuvio. Il fumo , ormai, avvolge come una cappa interi paesi posti alle falde del vulcano e l’aria è divenuta irrespirabile non solo per la combustione degli alberi ma, anche e soprattutto, dei rifiuti tossici, sversati e seppelliti per decenni nel parco, divenuto una vera e propria discarica abusiva. La gente , disperata oltrechè esasperata da questa situazione, con la gola e gli occhi irritati, cerca di difendersi sigillandosi in casa oppure abbandonando le proprie abitazioni. Il Vesuvio, anche lui, non appena schiarisce un pò l’aria, mostra le grandi cicatrici provocate da questa gente senza scrupoli, cha da una settimana infierisce con violenza sfregiando il suo viso, mortificando la sua bellezza. Napoli non deve difendersi dal suo vulcano, Napoli deve sconfiggere una malattia ben più grave chiamata camorra.