UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
I perché della sconfitta di Renzi e del “suo” PD
I ballottaggi delle amministrative più che darci un centrodestra vincente ci mostra un sicuro sconfitto: Matteo Renzi e quanto resta del PD.
Inutile sorprendersi più di tanto, perchè il trend negativo del PD targato Renzi ha origini lontane ed i continui messaggi negativi mandati dall’elettorato sono la cartina al tornasole di una situazione, ormai, sotto gli occhi di tutti ma che per colpa o, probabilmente, per convenienza è stata ripetutamente ignorata dai vertici del partito.
L’ex premier ha saputo inizialmente cavalcare con abilità quel famoso plebiscito ottenuto nelle elezioni Europee con il quale gli italiani , fidandosi di quel giovane rottamatore che prometteva di aprire una stagione politica diversa, lo consacrarono leader a livello nazionale . Ma , una volta messo alla prova, il buon Matteo è venuto meno alle attese dimostrandosi abile , innanzitutto , nel rottamare esclusivamente i propri avversari di partito, poi nel fare promesse puntualmente disattese ed infine , pur di portare avanti i propri progetti politici, costruendo alleanze politiche alquanto ardite che non solo hanno creato disorientamento e sconcerto nel proprio elettorato ma hanno anche condizionato le scelte politiche.
E’ forse questo l’errore più grande che in questi anni il Pd a guida Renzi ha commesso: a nulla sono servite le continue sconfitte elettorali , con il quale il popolo “piddino” ha voluto punire certe alleanze mai digerite e certe politiche che di sinistra nulla avevano a che fare , come l’abolizione dell’art.18, il referendum sulle trivelle e quello costituzionale su tutti.
Gli elettori del Pd per anni hanno cercato , invano, di farsi ascoltare da questa sinistra che poco li rappresenta , e lo hanno fatto sfruttando ogni opportunità, votando contro i quesiti referendari, scegliendo il M5s ed ora spianando la strada alla vittoria del centrodestra, astenendosi dal voto.
La realtà è che questo Parlamento non rappresenta più le forze reali del paese e, soprattutto questo governo non è più maggioranza . Le acrobatiche alleanze che lo stanno tenendo in vita da anni hanno solo creato confusione e distacco nell’elettorato che non si riconosce più in quei partiti che aveva votato e che , puntualmente, ha deciso di punire in ogni tornata elettorale. E’ normale , quindi che Renzi e con lui ciò che resta del Pd , in quanto maggiori artefici di questa situazione , paghino il prezzo più alto, fingere di non capire non potrà far altro che spianare la strada a future vittorie degli avversari.