UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Bindi all’Antimafia: Riina è assistito e curato bene, può tornare in carcere
Nei giorni scorsi la Suprema Corte si era espressa sulle condizioni del capo di “Cosa Nostra” Totò Riina, paventando l’ipotesi che potesse usufruire della possibilità di un differimento della pena o agli arresti domiciliari . Ieri la Commissione Antimafia è stata Parma per visitare l’ospedale dove il boss è ricoverato ed oggi la Bindi ha riferito in Commissione.
Secondo la Presidente dell’Antimafia le condizioni di assistenza e di cura, che vengono assicurate a Riina , sono identiche se non superiori a quelle che potrebbe godere in stato di libertà o a regime di arresti domiciliari .
Gli viene assicurato “il diritto a una vita dignitosa e a morire, quando avverrà, altrettanto dignitosamente”. Un trattamento conforme alle prescrizioni di legge, “a meno che non si voglia postulare un diritto a morire fuori dal carcere”. La presidente dell’antimafia aggiunge che Riiina è “pienamente in grado di intendere e di volere. E’ ancora vivamente interessato alle vicende processuali, e non ha mostrato alcun segno di ravvedimento”.
“Rimane capo di Cosa nostra, è pericoloso”