Scuole aperte anche l’estate, la ministra Fedeli ci prova per l’inizio del nuovo anno scolastico

 Scuole aperte anche l’estate, la ministra Fedeli ci prova per l’inizio del nuovo anno scolastico

Valeria Fedeli durante il Pes Woman Summit al congresso del Partito Socialista Europeo nel centro congressi all’Eur. Roma 28 febbraio 2014 ANSA/ANGELO CARCONI

Scuole aperte tutto l’anno, anche l’estate: è questo il progetto che la “ministra” Valeria Fedeli vuole fortissimamente  e che i tecnici del ministero stanno cercando di realizzare in modo da poter essere annunciato  entro l’inizio del prossimo anno scolastico.

Due i principali ostacoli da superare:

Problema professori– Mentre i presidi lavorano in estate e così, anche , il personale di segreteria ed i bidelli riguardo i professori occorre una rimodulazione dell’orario di servizio e l’impiego dei “precari”.

Contenuti-  

Altro tema da affrontare con le molle  è rappresentato dai contenuti con i quali  riempire questi spazi estivi,  in modo che la scuola diventi un momento diverso, alternativo di fare formazione , non un noioso ripasso di ciò che si è fatto per tutto l’anno scolastico e , soprattutto  non rappresenti un’area di parcheggio per genitori poco propensi a dedicarsi ai propri figli.

Problema sicuramente spinoso che andrebbe  affrontato tenendo conto, aldilà della facile demagogia, di ulteriori due fattori: la particolarità del mestiere di educatore, che richiede impegno e responsabilità fuori dal comune e , soprattutto, occorre tenere in considerazione la particolarità degli utenti, i veri destinatari di questa riforma: gli studenti. I ragazzi, gli adolescenti da sempre hanno vissuto  le lunghe vacanze  come quel momento necessario non solo per ricaricare le “batterie” cerebrali ma , anche,   per poter  viaggiare, godersi  la famiglia in modo più soft e meno frenetico  rispetto a quanto  avviene per  buona parte dell’anno e , soprattutto, per riallacciare amicizie e   socializzare senza quel peso rappresentato dai quotidiani impegni scolastici. Privarli di tutto ciò ed obbligarli ad una “No Stop” scolastica potrebbe risultare un carico di stress di difficile metabolizzazione , un regalo per nulla gradito.

 

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Redazione Tutto Sud News

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