UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
L’Italia continua a crescere e batte 3-0 l’Uruguay
A Nizza l’Italia gioca un buon primo tempo, trova in apertura il gol del vantaggio e sfiora più volte il 2-0. Poi cala un po’ nella ripresa, ma controlla la partita senza correre rischi e nel finale chiude il match con le reti di Eder e De Rossi, che supera Dino Zoff per numero di presenze con la maglia della Nazionale (113) e con il 21° gol stacca anche un certo Paolo Rossi nella classifica dei marcatori Azzurri di tutti i tempi
Come preannunciato alla vigilia, Ventura fa le prove di 4-2-4, un modulo già utilizzato in occasione delle larghe vittorie con Liechtenstein e San Marino: in porta c’è Gianluigi Donnarumma, alla seconda presenza dal primo minuto dopo quella nell’amichevole dello scorso marzo in Olanda, mentre sono tre gli juventini in campo (Barzagli, Bonucci e Marchisio) reduci dalla finale di Champions League di Cardiff. Insieme a Marchisio in cabina di regia c’è De Rossi e sulle fasce il Ct schiera quattro giocatori di spinta, con il tandem Darmian-Candreva a destra e Spinazzola-Insigne a sinistra a supporto della coppia gol formata da Belotti e Immobile.
Con il lutto al braccio in memoria di Giuliano Sarti, la Nazionale parte forte e impiega solo sette minuti per portarsi in vantaggio: lancio lungo di Insigne per Belotti, il ‘Gallo’ stoppa di petto spalle alla porta e poi si limita a fare da spettatore al clamoroso svarione di Gimenez, che nel tentativo di rilanciare il pallone lo indirizza con un potente esterno destro sotto l’incrocio dei pali. L’Italia sfiora il raddoppio prima con Belotti e poi con Insigne, con Muslera chiamato a fare gli straordinari. Si fa male Marchisio, sostituito da Montolivo, gli Azzurri cercano di allargare il gioco sulle fasce e Candreva e Insigne rientrano in mezzo al campo per favorire le discese di Darmian e Spinazzola. L’Uruguay è impreciso nei passaggi, le assenze di Suarez e Cavani si fanno sentire e Donnarumma non deve sporcarsi i guanti. Al 30’ Belotti non sfrutta una ripartenza facendosi intercettare il passaggio decisivo, poi è Insigne a calciare a lato dopo un bello scambio con Spinazzola. Al 40’ Immobile cade in area dopo un contrasto, l’arbitro non fischia il rigore e non interviene nemmeno la VAR (Video Assistant Referees), testata in modalità on-line anche per questa amichevole della Nazionale.
L’Italia rientra in campo nella ripresa con Eder al posto di Belotti e dopo dieci minuti Bernardeschi rileva Candreva. Al 60’, al primo vero tiro in porta, l’Uruguay trova il pareggio con un colpo di testa di Caceres, ma l’arbitro Turpin annulla il gol per una spinta dell’ex difensore della Juventus ai danni di Montolivo. I ritmi si abbassano, il giro palla è più lento e gli Azzurri faticano a trovare spazi. Ventura inserisce El Shaarawy per Insigne e rivoluziona in pratica tutto il reparto offensivo. A cavallo della mezzora la Nazionale ha due buone occasioni per chiudere il match: prima Eder, ben servito da Spinazzola, manda di testa a lato da pochi passi, poi è ancora Muslera a deviare in tuffo un destro a giro di El Shaarawy. All’83’ il raddoppio è cosa fatta: Gabbiadini, appena entrato in campo, supera Muslera e calcia forte in mezzo all’area un pallone su cui si avventa Eder, che a porta vuota firma il suo quinto gol in maglia azzurra. Nel recupero c’è tempo anche per il 21° gol in Nazionale di Daniele De Rossi, che trasforma il rigore procurato da El Shaarawy e fissa il risultato sul 3-0. Domenica a Udine ultimo impegno stagionale con il Liechtenstein e i tre punti sono d’obbligo per continuare la corsa verso il Mondiale.