Il mondo è sull’orlo di un precipizio? La storia non ci insegna nulla !

 Il mondo è sull’orlo di un precipizio? La storia non ci insegna nulla !

 

Le ultimissime notizie della forte tensione che si è creata tra gli Stati Uniti d’America e la Corea del Nord non sono altro che il preludio di un lunghissimo contendere, una sorta di partita a scacchi internazionale che va ormai avanti da anni. Al centro dello scacchiere, quasi come da copione, l’Africa e il Medio Oriente, terre martoriate da guerre, rivolte, regimi in bilico, fame e carestia, malattie e tanta povertà, sballottate di volta in volta da un “protettore” ad un altro e private costantemente della propria libertà.

Libertà, un concetto che oggigiorno rischia di divenire quasi utopia in un contesto talmente ancorato a fini opportunistici ed economicistici da far passare al secondo, anzi all’ultimo posto, l’uomo e i suoi sacrosanti diritti. L’uomo, unico responsabile dei rivolgimenti internazionali che dalla notte dei tempi devastano la natura e mettono in ginocchio l’intero pianeta, noncurante degli effetti deleteri che la sua cieca furia distruttrice provoca soprattutto a lungo termine, per i suoi figli e nipoti.

Armi chimiche, bombe nucleari, gas tossici e marchingegni di ogni sorta, che esaltano la maniacale follia di qualche “capo di Stato o di regime” a scapito di tutti gli altri. Solo nell’ultimo mese, basti pensare, con orrore, allo scempio “causato” dal raid di Assad con gas tossici, che ha provocato oltre 70 morti, di cui almeno 25 bambini, povere anime innocenti. E immediatamente i 59 missili degli Usa contro la base aerea dei raid chimici, sotto il perentorio ordine di Donald Trump, il quale avrebbe “rivendicato” la violazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu da parte di Assad.

E ancora, le pesanti accuse del Cremlino alla Casa Bianca, in quanto la Russia tutelerebbe il regime di Assad, “aggredito dagli Usa, pur non essendo implicato nel rilascio dei gas tossici”, a detta di Vladimir Putin. Governi che instaurano o difendono regimi e stati-fantoccio semplicemente per tutelare i propri interessi e badare al proprio utile. Quanto accadde a Kiev e nei sanguinosi scontri tra Ucraina e Russia è soltanto uno dei tanti palesi esempi di ciò. Pochissimi giorni fa, ancora, la moab, “la madre di tutte le bombe”, sganciata, sempre dagli Usa, sull’Afghanistan, col pretesto di “sbaragliare una volta per tutte” la base dell’Isis. La più potente bomba non atomica mai sganciata, dicono, con 11 tonnellate di tritolo.

L’Isis e il terrorismo, così come i regimi e le guerriglie, sono forse annoverati tra i tanti pretesti addotti dalle “superpotenze” mondiali per muoversi a loro piacimento nello scacchiere? E tutto questo, a scapito di chi? Dell’uomo stesso. “Homo homini lupus”, diceva il commediografo latino Terenzio moltissimi secoli fa, racchiudendo in un’emblematica sentenza ciò che, in realtà, si è sempre verificato. Così come il “fatidico e millenario” scontro tra Occidente e Oriente, visibile non soltanto nelle guerre di religione più sanguinose di sempre, le Crociate, ma sin dall’epica guerra di Troia, che i più collocherebbero addirittura tra il 1194 e il 1184 a.C.

Secoli, anzi millenni di storia, e l’uomo non ha ancora imparato nulla. Cos’altro serve per far capire che si rischia di rimanere intrappolati in un processo irreversibile, dove il motto “occhio per occhio, dente per dente” fa da padrone? Evidentemente, nient’altro. Siamo davvero sull’orlo di un precipizio e ormai basta un nonnulla per precipitarvi, inesorabilmente.

Massimiliano Lepera

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