UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Forte tensione U.S.A. – Corea del Nord
Forte tensione, al momento solo verbale, fra Stati Uniti e Corea del Nord, ma il rischio che si possa passare ad azioni militari è sempre più reale.
Infatti, il viceministro degli esteri nordcoreano Han Ryol, nel corso di una intervista, ha accusato Donald Trump di aver innescato un “circolo vizioso” di tensioni nella penisola coreana, aggiungendo che, di fronte ad un attacco preventivo americano, Pyongyang “non terrà le braccia incrociate”, ma sarà pronta ad andare in guerra, se “gli Stati Uniti lo sceglieranno”. E a creare guai, secondo Han, sarebbe proprio il presidente Trump che” provoca in continuazione con le sue frasi aggressive”.
Ormai, risulta evidente che la Corea del Nord non tollera più l’atteggiamento degli Stati Uniti, accusati di comportarsi come proprio come gangster con la scusa di perseguire “la pace attraverso la forza” e di generare così una forte instabilità a livello globale.
Il riferimento sarebbe all’attacco missilistico statunitense lanciato in Siria la scorsa settimana, ma giungono comunque in un momento in cui Trump sta minacciando interventi militari nei confronti di Pyongyang per ridimensionare le ambizioni del suo programma nucleare.
Da fonti dell’intelligence americana, si sarebbe appresa, infatti, l’intenzione del tycoon di lanciare un attacco con ordigni convenzionali alla Corea del Nord, qualora l’intelligence ottenesse la sicurezza dell’imminenza di un nuovo test nucleare nordcoreano.
Preoccupazione nasce per la giornata di domani, 15 aprile, in cui si celebrerà l’anniversario della nascita del nonno di Kim Jong-un, fondatore della dinastia Kim al potere in Corea del Nord.