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Ancora un caso di violenza su minori extracomunitari
Dopo il caso della ragazza rasata a zero a Bologna per non aver voluto indossare il velo, a Pavia, una ragazza marocchina di 14 anni ha raccontato che addirittura veniva frustata dai familiari a causa dei suoi comportamenti definiti troppo “occidentali”. La famiglia, invece, ha dato una versione diversa sostenendo che non si è trattato di maltrattamenti fisici, ma solo di castighi per spronarla ad andare a scuola o a vestirsi in modo più adeguato.
Il Tribunale dei Minori di Milano ha deciso, comunque, di toglierla temporaneamente alla famiglia e di affidarla ad una comunità. Si tratta, tuttavia, di un provvedimento temporaneo in attesa di più approfonditi accertamenti sui fatti.
La notizia è stata diffusa da la Provincia Pavese, informando dell’avvio delle indagini nei confronti del padre, della madre e del fratello della ragazza.
Il racconto della ragazza delle violenze fisiche sembra essere avvalorato da un referto medico del pronto soccorso dell’Ospedale San Matteo dove la ragazza, nello scorso febbraio, si era presentata al con lividi ed escoriazioni ed è stata dimessa con prognosi di trentuno giorni per contusioni multiple. La ragazza oltre alla violenza fisica ha lamentato quella verbale continuamente manifestata dai suoi parenti che disapprovavano il suo modo di vestire, le sue frequentazioni ed il suo comportamento ritenuto inappropriato.
Si tratta dell’ennesimo caso di punizioni corporali che diverse culture ancora ammettono, ma che ormai, tanti Stati hanno bandito. (L.B.)