UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Migliorare la produttività del personale favorendo momenti di socializzazione. In Calabria un Dipartimento regionale in festa sui verdi pendii dell’Aspromonte
Dopo giorni, settimane, mesi, passati tra carte, scartoffie, pratiche d’ufficio, problemi che si accavallano e rendono la vita degli impiegati e dirigenti difficile e stressante e non c’è mai tempo per riprendersi, ogni tanto staccare la spina non fa male, anzi, diremmo che fa bene. Così un dirigente regionale attento e sensibile alle problematiche del personale ha pensato di organizzare una giornata di relax, all’insegna della convivialità e dell’allegria.
E cosa c’è di meglio di un bosco, fuori dal traffico, dai rumori, dall’inquinamento, in mezzo al verde; se poi questo posto è nel cuore dell’Aspromonte, dove per arrivarci ci si butta l’anima, ma si è lontano da occhi indiscreti, dove i cellulari non funzionano, va ancora meglio, ovviamente, perchè si gode di più la natura e per qualche ora non si pensa al lavoro e la mente si rilassa.
Fu così che una mattina di domenica, una quarantina di dipendenti, con diversi dirigenti, si avviarono verso l’Aspromonte impervio con varie autovetture piene di vettovaglie di ogni genere; a metà strada pausa panoramica e primi assaggi, per spezzar la fame, con polpette di carne e di riso e un bel vinello per far scendere il tutto. Poi la carovana di auto proseguì verso la meta e arrivò in alto, molto in alto in mezzo ai lecci, pronti a banchettare in allegria e in compagnia. Qualcuno nel frattempo aveva preparato un bel maiale arrosto, porchetta, salcicce, contoni vari; qualcun’altro aveva portato dolci, paste, torte fatte in casa, ovviamente con vino in quantità e qualcuno addirittura era andato nel crotonese a far provvista di ottimi cocomeri.
Insomma una perfetta organizzazione e tutti contenti e felici davanti ad una lunga e ricca tavola imbandita, dopo i saluti e i convenevoli di rito, aprirono le ganasce e mossero le mandibole con sottofondi musicali di zampogne, fisarmoniche e tamburelli. Allegria, allegria era la parola d’ordine e l’allegria regnava resa più accessa da qualche litro di vino; bandite coca cola e acqua pena il licenziamento era la minaccia del dirigente e tutti obbedivano, ma non tutti veramente!!
Fu così che mangiarono, bevvero, brindarono alla loro salute fino a satollarsi e stanchi ma felici si alzarono dalla tavola e si recarono nel vicino bosco per rilassarsi e prendere il fresco e fumare un bel sigaro che il bravo dirigente aveva offerto ai commensali. Dopo la fumata di nuovo si apron le ganasce e sotto i denti si mettono i tanti prelibati dolci. Venne il momento del brindisi e qualcuno pensò prima di rinfrescare gli ospiti con una bella spruzzata di spumante, ma tutti contenti e felici, ridevano anche allietati da barzellette e battute varie.
Ormai il tono e il livello alcolico era un pò salito e qualcuno che aveva perso il self control cominciò con secchielli pieni d’acqua a far la doccia ai presenti. Da questo momento iniziò una lunga serie di spruzzi d’acqua e gavettoni, addirittura, qualcuno si impossessò di un tubo collegato ad una fontana e cominciò a innaffiare chi gli capitava e chi scappava a destra, chi a sinistra per non farsi bagnare; qualche crumiro si appartava per non farsi bagnare.
Insomma, una grande, bella e meritata festa per passare momenti felici e ricaricarsi per affrontare, dopo la pausa domenicale, una nuova settimana di lavoro.
Sicuramente questa esperienza e questi momenti di gioiosa convivialità serviranno a creare un clima di lavoro più sereno e favoriranno il miglioramento della produttività, rafforzando il senso di appartenenza all’ente e i rapporti interpersonali.