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Puglia: stanziati quasi 9 milioni per il terzo settore
La Giunta Regionale pugliese ha deliberato lo stanziamento di 8.626.880,00 euro a sostegno delle attività promosse da Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale e per fronteggiare la situazione di difficoltà connessa alla sospensione o all’implementazione delle attività per effetto delle disposizioni legate alla pandemia da COVID-19. “Si tratta – spiega l’assessora al Welfare Rosa Barone – della cifra più alta stanziata dalla Regione Puglia per il Terzo Settore, che riteniamo fondamentale per la nostra regione perché contribuisce in maniera insostituibile alla crescita e all’espansione delle comunità locali. Abbiamo voluto innanzitutto aiutare chi aiuta e quindi prioritariamente riconoscere lo sforzo che tante associazioni pugliesi hanno fatto in quest’ultimo anno. Con il precedente Avviso PugliaCapitaleSociale 2.0 sono stati finanziati 72 i progetti di innovazione sociale in Puglia, per questo con gli uffici abbiamo lavorato al nuovo avviso di PugliaCapitaleSociale 3.0, cercando di migliorarlo ulteriormente”.
I beneficiari
I beneficiari saranno, come per la precedente edizione, esclusivamente Associazioni di Promozione Sociale e Organizzazioni di Volontariato. Due le linee. La linea A prevede la possibilità di presentare progetti anche per le organizzazioni che abbiano già ottenuto un finanziamento nell’ambito del Programma PugliaCapitaleSociale 2.0, a condizione che le relative attività progettuali siano state concluse e rendicontate. Quindi non un prosieguo delle attività, ma lo sviluppo, sempre nel segno dell’innovazione, dei progetti precedenti e che ovviamente si siano definitivamente conclusi. Ogni progetto potrà ricevere un contributo finanziario regionale nella dimensione massima di Euro 40.000,00 e in ogni caso la quota di finanziamento regionale non potrà superare il 90% del costo totale ammissibile del progetto approvato. La linea B con cui la Regione vuole sostenere associazioni e organizzazioni di volontariato che nel corso del 2020, per effetto delle disposizioni legate all’esigenza di contenere la diffusione del contagio da COVID-19, abbiano faticato ad avere continuità. La finalità è proprio quella di sostenere le attività volte a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di COVID-19, dal momento che queste organizzazioni hanno avuto un ruolo rilevante nella tenuta di moltissime comunità locali. Per la linea B ilrimborso sarà riconosciuto nella misura massima dell’80% delle spese effettivamente sostenute e documentate, considerate ammissibili, e comunque entro il limite massimo di 8.000,00 euro per soggetto richiedente.
Regione a fianco delle associazioni
“Molte associazioni – continua Barone – hanno addirittura incrementato le attività per sostenere le fasce più fragili della popolazione e sostenuto numerose spese ma, per effetto della pandemia, non hanno avuto alcuna entrata. A queste associazioni vogliamo trasmettere il messaggio che la Regione c’è e riconosce il loro ruolo. Ma non può bastare:vogliamo lanciare una sfida alle associazioni, la sfida del futuro, di pensarsi in un orizzonte temporale più ampio, in cui scommettere sulle proprie capacità, competenze, abilità, per realizzare un sogno nel cassetto e contribuire a generare nelle nostre comunità capitale sociale critico, consapevole e realmente innovativo”.
Nei prossimi giorni verrà pubblicato l’avviso con tutti i dettagli per la partecipazione.