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Lecce, sindaco Salvemini: “Questo fine settimana restate a casa”. Multe salate per i trasgressori
L’ordinanza regionale firmata dal Presidente Emiliano dispone su tutto il territorio pugliese il divieto di stazionamento all’aperto, salvo che ci si trovi in condizione di isolamento o con propri conviventi o per soddisfare esigenze primarie (ad esempio mettersi in fila per ricevere un certificato o fare la spesa o entrare in farmacia).
A Lecce il sindaco annuncia per il weekend servizi interforze d’intesa con la questura per il rispetto dell’ordinanza – previste sanzioni amministrative da 400 a 1000 euro – , invitando i giovani leccesi a rispettare i divieti e i salentini che quotidianamente raggiungono la città a farlo solo per ragioni di lavoro, salute e necessità.
“In attesa di conoscere se e quando la Puglia diverrà arancione il provvedimento regionale ha l’obiettivo di restringere ancora di più forme di aggregazione considerate a rischio trasmissione del virus, per quanto all’aperto: assembramenti statici di persone per esclusivi ragioni di svago. Quello che è una legittima e innocente relazione sociale in tempi normali diviene purtroppo pericolosa in una pandemia.
E quindi va scongiurata – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – L’appello che rivolgo ai leccesi – soprattutto i più giovani – è di attenersi a questa nuova disposizione. Ricordo a tutti che la sanzioni amministrativa previste in caso di violazione è di 400 euro fino ad un massimo di 1.000. Impegniamoci ad evitarle.
L’invito che rivolgo ai salentini è di venire a Lecce solo per motivi di lavoro, salute, necessità, rinviando a tempi migliori spostamenti dal proprio comune. Consideriamoci, per il bene di tutti, zona arancione anche se ancora non lo siamo ufficialmente.
Questo fine settimana restate a casa, cortesemente. D’intesa col Questore – a seguito di riunione tecnica programmata nelle prossime ore- da questo fine settimana, quindi, verranno organizzati servizi interforze per verificare osservanza di queste disposizioni, principalmente nelle zone individuate come maggiormente sensibili.
Chiedo la collaborazioni di tutti. Non viene disposta al momento la chiusura di nessuna attività. Ma introdotta un ulteriore restrizione nelle nostra abitudini sociali: è il sacrificio che dobbiamo imporci per contenere il contagio”.