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Diminuisce del 20%, in una settimana, la letalità del COVID-19 nel mondo
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Gli ottimisti, quelli che preferiscono guardare il bicchiere mezzo pieno rispetto a quello mezzo vuoto, possono ricavare segnali incoraggianti leggendo gli ultimi dati relativi al numero di infezioni da coronavirus nel mondo.
Secondo le più recenti statistiche, il numero di infezioni è diminuito dell’11% nel periodo che va dal 15 al 21 febbraio, mentre il numero di vittime è diminuito del 20% rispetto alla settimana precedente.
Secondo l’aggiornamento epidemiologico settimanale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicato mercoledì a Ginevra a Ginevra, si sta verificando una diminuzione dell’incidenza da sei settimane consecutive, con 2,4 milioni di nuovi casi la scorsa settimana, un calo dell’11% rispetto alla settimana precedente.
Il calo dell’incidenza è stato particolarmente evidente nel Nord e Sud America (del 19%), nel Pacifico occidentale (del 9%), in Europa (del 7%) e nella regione del Mediterraneo orientale (del 7%). Anche la mortalità in queste regioni è diminuita, rispettivamente del 23%, 6%, 19% e 3%. Il calo della mortalità si è registrato anche in Africa (del 20%) e nel Sud-est asiatico (del 6%).
Tuttavia, nonostante questi numeri positivi, il virus continua a circolare nel mondo e non sembra voler togliere il disturbo: negli Stati Uniti, il numero di infezioni è aumentato in una settimana di oltre 480.000. Il Brasile è al secondo posto (oltre 316.000 nuovi casi), seguito da Francia (oltre 131.000), Russia (più di 92.000), India (oltre 86.000), Italia (più di 84.000), Regno Unito (oltre 78.000), Repubblica Ceca Repubblica (più di 65.000), Indonesia (oltre 60.000), Iran (più di 55.000).