UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
Caro Prof. Draghi “qui si parrà la tua nobilitate”
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Parte il governo Draghi o, potremmo anche dire, il governo lombardo-veneto, perchè la prima cosa a saltare agli occhi è che il primo cambiamento, la vera discontinuità rispetto al passato governo è rappresentato dalla provenienza dei nuovi ministri.
Ebbene, laddove il Conte Bis vantava ben 11 ministri sudisti contro i 7 rappresentanti del nord, quale giusta ricompensa della strabordante vittoria dei 5 stelle nel Sud Italia, il neo governo Draghi vede, parallelamente al ridimensionamento dei grillini, una netta inversione di rotta con una ben 18 ministri nordisti, 13 dei quali lombardo-veneti (9+4), contro i 4 rappresentanti della sparuta o, per meglio dire, quasi sparita truppa sudista.
“Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore” diceva De Gregori nella sua famosa canzone ma da queste prime scelte si possono già trarre alcune conclusioni.
Punto primo: il nuovo governo, quello che dovrà tracciare le sorti del nostro paese almeno per i prossimi 30 anni, sarà un governo a trazione nordista, saranno ancora loro a decidere il futuro del Sud, a decidere gli investimenti che l’Europa ha destinato in larga parte per il Sud, quanto, come ed a che velocità il gap economico che ci separa dal nord potrà essere colmato.
Punto secondo: Confindustria, grazie al braccio armato Renzi, ha vinto la prima ed importante battaglia, estromettendo Conte e riducendo ai minimi termini i 5Stelle, poco propensi a mettere in primo piano le loro istanze e contrari ad accettare i loro diktat sul Recovery Plan.
Punto terzo: a prendere l’eredità dei 5stelle nella gestione di tutti i tavoli di crisi con imprese, lavoratori e sindacati sarà il leghista Giorgetti, l’uomo più potente del carroccio dopo Salvini.
Sarà interessante vedere come cambierà la gestione del MISE a trazione leghista, se il salvataggio delle imprese del nord avrà lo stesso occhio di riguardo verso quelle del sud, sarà bello vedere come saranno gestite alcune importanti crisi come quella, tanto per fare due nomi, della Whirpool di Napoli e dell’Arcelor Mittal di Taranto.
I punti di domanda sono tanti ma obbligo di sintesi ci impone di fermarci a queste prime considerazioni, ci sarà tutto il tempo per affrontare ed analizzare nuove questioni, in ogni caso, caro prof. Draghi, come diceva Dante nel secondo canto della Divina Commedia , “qui si parrà la tua nobilitate”.