UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
La Regione Calabria vara due progetti per favorire l’integrazione sociale e lavorativa dei non vedenti ed audiolesi
.
L’Assessorato al Welfare della Regione Calabria, guidato dall’assessore Gianluca Gallo, ha varato due progetti per sostenere il percorso di integrazione sociale e lavorativa di non vedenti e audiolesi e presto potranno essere tradotti in realtà, grazie alle risorse finanziarie che saranno messe a disposizione a seguito della sottoscrizione, da parte del presidente f.f. della Giunta regionale Nino Spirlì, di una specifica convenzione con il ministero dello Sviluppo economico e quello dell’Economia e Finanze.
Entrambi i progetti sono stati curati dal Dipartimento regionale Tutela della salute e servizi socio-sanitari, diretto da Francesco Bevere, tramite il Settore Politiche Sociali, di cui è dirigente Saveria Cristiano.
L’INIZIATIVA PER GLI AUDIOLESI
Tra le diverse iniziative che la stipula dell’accordo renderà possibili ve ne sono due, in particolare, già ai nastri di partenza e pronte, non appena i finanziamenti saranno resi effettivamente disponibili. La prima riguarda la platea degli audiolesi. «Sarà attivato, al momento in via sperimentale ma nella prospettiva di renderlo stabile e duraturo – sottolinea l’assessore Gianluca Gallo –, il servizio di traduzione in lingua dei segni italiana dell’edizione flash del telegiornale regionale all’interno del contenitore mattutino “Buongiorno Regione”, realizzato in collaborazione con la sede regionale Rai. Un modo per evitare discriminazioni e garantire parità di accesso al mondo dell’informazione».
IL PROGETTO PER I NON VEDENTI
Sul versante dei non vedenti, invece, si darà vita – attraverso il progetto “Potrei” – alla realizzazione di specifici programmi ad personam, allo scopo di garantire integrazione socio-culturale e lavorativa. «Diamo corso – aggiunge l’assessore Gallo – ad azioni concordate con associazioni ed enti di rappresentanza di ciechi e sordi, primo passo di un più ampio piano di misure pensato per promuovere l’uguaglianza dei diritti e portato avanti con impegno, passione, tenacia dagli uffici regionali».