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Taranto ha il suo Bibliobus con “Basequa”!
Anche Taranto ha il suo Bibliobus, una biblioteca itinerante realizzata in un autobus di Kyma Mobilità che, destinato alla rottamazione, grazie al progetto “Basequa” ha una nuova vita con una mission importante: portare il libro direttamente tra i cittadini, promuovendo così la lettura.
Con “Basequa”, acronimo di “BibliotecaAttivismoSvagoEcologiaQUArtiere”, è conosciuto sui social il progetto “Dall’IO al NOI: un equilibrio tra la cura dello spazio e delle relazioni” che prevede tantissime attività per la rigenerazione urbana e sociale del quartiere Solito-Corvisea.
Presentato dalla Biblioteca comunale “Acclavio” – sezione ragazzi “Acclavio Kids”, il progetto è stato finanziato dal MIBACT nell’ambito dell’Avviso pubblico “Biblioteca Casa di quartiere” del Piano Cultura Futuro Urbano.
È una delle numerose risorse intercettate dall’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Rinaldo Melucci, che stanno dando vita a progetti per migliorare Taranto e la sua vivibilità.
«La cultura accompagna la rinascita della nostra città – le parole del sindaco Rinaldo Melucci –, ne è dimostrazione il fermento che c’è intorno alla biblioteca Acclavio.
Quando abbiamo immaginato il suo progetto di riqualificazione, non abbiamo guardato solo alle sue pareti, ma soprattutto alle opportunità che un contenitore del genere avrebbe offerto ai nostri cittadini, in particolare ai più giovani.
Siamo lieti, quindi, di sostenere questa iniziativa che parte proprio dalla sezione “Acclavio Kids” e che rianima un intero quartiere in maniera così innovativa».
L’interno del Bibliobus di “Basequa”, il primo in Puglia e uno dei primi in Italia realizzato in un vero autobus e non in un camion, è stato allestito con una biblioteca dotata di oltre duecento libri, uno spazio dedicato ai burattini, uno schermo per i video e spazi attrezzati per la creatività degli utenti.
Infatti nel Bibliobus di “Basequa” potranno essere anche ospitati, quando le nome anti-Covid 19 lo permetteranno, momenti di aggregazione dei cittadini con un ridotto numero di persone, sviluppando così l’idea di tradizionale di biblioteca itinerante per la promozione della lettura.
Il progetto “Basequa” prevede che nelle prossime settimane vengano realizzati cinque appuntamenti in altrettante location del quartiere Solito-Corvisea, ma in futuro il Bibliobus potrebbe vedere altri utilizzi in tutta la città.
In questa prima fase, anche grazie a una accattivante grafica con colori vivaci, il Bibliobus di “Basequa” sarà dedicato prevalentemente ai bambini, dai 6 agli 11 anni; la biblioteca, infatti, comprende libri per i più piccoli di narrativa e volumi dedicati alla mitologia e al rapporto con l’ambiente, con alcuni “vintage” per mostrare l’evoluzione delle illustrazioni dal dopoguerra ad oggi.
Per rispettare le norme anti Covdi-19, in questo periodo è prevista la permanenza a bordo dei bambini per circa mezz’ora e, inoltre, non sarà effettuato il prestito dei volumi.
Con capofila il Comune di Taranto – Biblioteca “Pietro Acclavio”, il Progetto “Basequa” vede all’opera nel quartiere Solito-Corvisea un partenariato con il CSV Taranto, Kyma Mobilità, il Crest, Ciurma, nonché la partecipazione del gruppo Plasticaqquà e il coinvolgimento di associazioni del territorio, tra cui Amici di Manaus e alcuni gruppi scout Agesci.
L’allestimento del “Bibliobus”, il mezzo è stato messo a disposizione da Kyma Mobilità, è stato realizzato dal Crest con il coordinamento dell’operatore culturale Giovanni Guarino; si avvale, inoltre, del sostegno di Coop Alleanza 3.0, da sempre vicina alle iniziative del mondo della solidarietà e del volontariato locale.
Oltre alla grafica Francesca Ruggiero, hanno partecipato all’allestimento del Bibliobus Nicoletta d’Ignazio, Sandra Novellino, Walter Mirabile, Peppe Frisino, Nico Pisani, e l’urban writer tarantino Michele Maraffa “Nocci”.
Con le numerose attività del progetto “Dall’IO al NOI” si vuole contribuire a rigenerare il quartiere Solito-Corvisea realizzandovi, con il coinvolgimento dei cittadini, un innovativo ecosistema urbano e sociale per le esigenze e al servizio della comunità.
Questo quartiere è densamente popolato, ma carente di servizi, attrattive culturali o punti di aggregazione: le attività del progetto vogliono stimolare i cittadini di tutte le età – bambini, famiglie e anziani – portandoli a riappropriarsi degli spazi urbani, soprattutto quelli attorno ad Acclavio Kids, diventando protagonisti attivi della loro riqualificazione.
È un processo di trasformazione “dal basso” nel quale il progetto sta coinvolgendo il mondo della scuola, tra gli altri gli Istituti “Volta” e “Cesare Giulio Viola”, la parrocchia della Concattedrale “Gran Madre di Dio”, gruppi organizzati di cittadini e il mondo del Terzo settore mediante il CSV Taranto.
Marco Amatimaggio