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Coronavirus: l’America arranca, l’Europa prova a frenare i contagi
Le infezioni a livello globale, del nuovo coronavirus, hanno raggiunto 1,5 milioni di casi, mentre il numero di decessi supera già gli 87.000.
Gli Stati Uniti detengono il triste primato di persone infette a livello planetario, con più di 400.000 contagi.
Altro tragico record americano: per il secondo giorno consecutivo, il paese ha registrato quasi 2.000 decessi il peggior bilancio giornaliero al mondo dall’inizio della pandemia.
In Europa Spagna ed Italia sempre più vicini a quota 150.000 positivi al virus, la Germania supera i 100.000 casi, Francia arriva a 83.080, il Regno Unito galoppa oltre i 63.000 infetti.
Positivi nel mondo
432.438 USA 148.220 Spagna 139.422 Italia 113.296 Germania 83.080 Francia 82.870 Cina 64.586 Iran 61.474 Regno Unito 38.226 Turchia 23.403 Belgio 23.280 Svizzera 20.682 Paesi Bassi 19.290 Canada 16.195 Brasile 13.141 Portogallo 12.981 Austria 10.423 Corea del Sud 9.404 Israele 8.672 Russia 8.419 Svezia
Decessi:
17.669 morti Italia 14.792 morti Spagna 10.869 morti Francia 7.097 morti Regno Unito 4.571 morti New York City 3.993 morti Iran 3.215 morti Hubei China 2.349 morti Germania 2.248 morti Olanda 2.240 morti Belgio 895 morti Svizzera 822 morti Brasile 812 morti Turchia 687 morti Svezia
Belgio, Svizzera ed Olanda superano abbondantemente quota 20.000 positivi, la Svezia, invece, accusa poco più di 8.400 malati ma, probabilmente , questa cifra è il frutto di un monitoraggio non troppo credibile, considerato l’approccio molto soft del paese dei tulipani nei confronti di questa emergenza.
La Cina viaggia ormai da giorni a cifre vicino allo zero e prosegue il cammino verso la normalità ma anche sulla credibilità di queste informazioni occorre andare con i piedi di piombo.
Nella speranza che la bomba Coronavirus non esploda nel continente africano, fortunatamente, poco colpito fino ad oggi, dal Medio Oriente, nello Yemen, paese straziato da anni di guerra civile, arriva una good news: la coalizione militare a guida saudita, che opera a sostegno delle forze governative, ha annunciato un cessate il fuoco di due settimane a partire da giovedì per impedire la diffusione del coronavirus.
Intanto oggi i ministri delle finanze dell’UE, si ritroveranno in videoconferenza per trovare una risposta economica comune alla crisi in corso.
Riuscirà l’Europa, finalmente, a dare un segno di compattezza o prevarrà l’asse Olanda-Germania-Austria decretando di fatto il declino di un progetto unitario nato, come spesso accade, con il migliore dei propositi e degenerato negli anni a seguire?