Il genio italiano in soccorso del mondo: Decathlon ritira le maschere da sub dalla vendita per farle trasformare in respiratori
Che l’Italia fosse un paese primatista nel mondo per il genio e la fantasia dei suoi abitanti rappresenta un fatto assodato, ormai, da secoli ; la conferma si sta avendo anche durante questi tristi giorni di lotta alla pandemia da Coronavirus.
Non è certo nuova la notizia dell’idea venuta all’ ex primario dell’Ospedale di Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, il dottor Renato Favero, che, conoscendo la maschera Decathlon, ha contattato la società Isinnova,
costituita da un team di ingegneri e designer che si dedica alla raccolta di idee per trasformarle in oggetti concreti, e che da questo connubio è nata l’idea che ha concretamente trasformato la maschera Decathlon in respiratori, per far fronte “alla penuria di maschere C-Pap” che sta emergendo in questi giorni come la problematica principale legata alla diffusione del Covid-19.
La nuova e bella notizia è rappresentata, invece, dal fatto che la società di abbigliamento e accessori sportivi Decathlon ha ritirato le maschere subacquee “Easybreathing” dalla vendita pubblica per donarle agli ospedali di paesi come Spagna, Francia, Belgio e Italia.
La società ha sottolineato che ricevono nuove richieste di maschere ogni ora ma, al momento, preferiscono limitarsi alle donazioni di prodotti esistenti in “stock” e non alla fabbricazione di nuovi prodotti perché sarebbe come “fare false promesse”.
“Siamo solo una società di distribuzione di articoli sportivi che può aiutare. Vogliamo facilitare il compito e collaborare perché è parte della nostra sportività”.
In Italia, il gruppo ha già donato 10.000 maschere, 30.000 in Francia e 30.000 in Spagna.
Lo “stock” che si trova nei magazzini e nei negozi del marchio verrà consegnato, con l’accordo delle autorità, al personale medico e ai centri di ricerca che lo richiedono via e-mail easybreath-covid19@decathlon.com.