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Giudici onorari minorili: partita la protesta contro il decreto “Cura Italia” che esclude la categoria dai benefici previsti dal decreto. A sostegno interviene la Consolidal romana
E’ partita la protesta dei giudici onorari minorili contro il decreto legge n. 18/2020, noto come “Cura Italia” che esclude i magistrati onorari dai benefici invece previsti solo per i giudici onorari dei Tribunali
di cui l’articolo 1 e 29 del decreto legislativo del 13/07/2017 n. 116.
Proprio da un gruppo di giudici onorari di Catanzaro è stata promossa una petizione per sensibilizzare le forze politiche e fare in modo che in sede di conversione si apportino le opportune modifiche e non penalizzare questa categoria.
A sostegno di questa giusta rivendicazione dei magistrati onorari dei Tribunali minorili è subito scesa in campo la Sezione di Roma della Consolidal, con una lettera che di seguito pubblichiamo, a firma di Serenella Pesarin, presidente della Sezione di Roma e di Luigi Bulotta, segretario nazionale della stessa Associazione, nonché vice presidente della Sezione romana, con la quale si esprime solidarietà alla categoria e si fanno voti alle forze politiche per porre rimedio a questa ingiusta e discriminatoria normativa introdotta dal Governo.
“Con grande sorpresa la nostra associazione è venuta a conoscenza che il Decreto legge “Cura Italia” n° 18 del 17/03/2020, nell’articolo 119 prevede misure di sostegno in favore dei magistrati onorari di cui l’articolo 1 e 29 del decreto legislativo del 13/07/2017 N°116, escludendo ancora una volta i componenti privati/esperti in servizio presso i Tribunali dei minori e le Corti di Appello.
E’ partita quindi una petizione spontanea da parte di un gruppo di Giudici onorari del Tribunale dei Minori di Catanzaro che ha coinvolto tutti i giudici minorili d’Italia, raccogliendo 1016 firme e 7594 visualizzazioni.
La Consolidal, Sezione di Roma, Associazione di promozione sociale che, tra l’altro, persegue anche finalità di tutela dei minori, intende appoggiare e sostenere con fermezza queste rivendicazioni e contesta la mancata attenzione del Governo versa questa categoria che svolge compiti anche di grande rilevanza sociale a favore dei minori e deplora quanto avvenuto.
L’incresciosa situazione dei Giudici onorari minorili, che continuano a lavorare presso i Tribunali nonostante la pandemia in atto, mortifica, ancora una volta, queste figure professionali che si trovano a lavorare in un settore così delicato, dove si richiede, oltre alle competenze specialistiche, anche una certa dose di umanità, per saper ascoltare, accompagnare e tutelare le situazioni di fragilità dei minori e delle famiglie.
Non si possono, in tema di minori, fare convegni, meravigliarsi o commuoversi rispetto a fatti di cronaca che riempiono le pagine dei nostri quotidiani per giorni, accendere i riflettori delle trasmissioni televisive e non riconoscere, neanche in questa situazione di emergenza, la dedizione che i Giudici Minorili mostrano, continuando ad operare presso i Tribunali, assicurando la tutela dei piccoli nonostante spesso manca il rapporto con le famiglie che spesso non prestano il dovuto ascolto.
Molti non sanno che i componenti privati esperti in servizio presso i 29 Tribunali per i minorenni, pur svolgendo attività al pari dei giudici onorari, non fruiscono di ferie, dei periodi di maternità, di contributi pensionistici, non sono stipendiati, ma vengono retribuiti in base alle udienze che fanno; diminuendo un gran numero di udienze, loro subiscono una notevole perdita economica.
Una dimenticanza? Ce lo auguriamo, in caso contrario resteremo basiti di come si continuano a considerare i minori, non soggetti titolari di soggettivi paritari, ma solo minori, e di conseguenza anche i Giudici onorari minorili, che di loro si prendono cura, assolutamente svalutati nel loro ruolo.
Il nostro augurio e auspicio è che l’emendamento che alcuni Parlamentari intendono portare in Senato per fronteggiare questa situazione venga approvato, modificando l’art. 119 del Decreto legge “Cura Italia”, n. 18 del 17/03/2020, con l’estensione del contributo pari a 600 euro, per un massimo di tre mesi e parametrato al periodo effettivo di sospensione, già previsto in favore dei magistrati onorari di cui all'articolo 1 e 29 del decreto legislativo 13 luglio 2017, n. 116, anche a tutti i componenti privati/esperti del Tribunale per i Minorenni e della Sezione Minorenni della Corte di Appello (Art 2 e 5 R.d.I. del 20/07/1934, N° 1404; Art 4 Legge 27/12/1956 N° 1441) prevedendo la necessaria copertura finanziaria.
Solo in tal modo si potrà evitare ogni forma di discriminazione, che rasenta il paradosso, palesemente in violazione dei principi di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione.
La Consolidal, confidando nella giusta considerazione di quanto sopra esposto, si riserva ogni iniziativa a tutela di questa importante categoria.
Serenella Pesarin, Sociologa, Psicologa – Psicoterapeuta, esperta nel settore penale e minorile, Presidente “Consolidal sezione romana”
Luigi Bulotta, Avvocato, Segretario Nazionale Consolidal e Vice Presidente “Consolidal sezione romana”
Nella foto di copertina Serenella Pesarin, presidente Consolidal Sezione di Roma