Un Napoli operaio, tutto cuore e fatica, specchio fedele del carattere di un allenatore che su questi valori ha costruito una carriera intera, ha tenuto testa al Barcellona e sfiorato l’impresa di uscire dal San Paolo vincente .

A fine partita, occorre dirlo, chi ha da recriminare qualcosa è proprio la squadra di Gattuso, che sull’1-1 si è divorato la monumentale opportunità di passare nuovamente in vantaggio con CalleJon, che, invece di fare la cosa più semplice, infilare la palla in rete, è riuscito a colpire il corpo del portiere ter Stegen in disperata uscita.

Questo episodio, insieme alla smagliatura difensiva che ha permesso a Griezmann di pareggiare i conti, sono le uniche macchie di una serata tatticamente perfetta degli azzurri.

Nonostante un netto predominio territoriale, il Barcellona non si è mai reso particolarmente pericoloso chiamando all’opera Ospina una sola volta in 90 minuti. .

Messi, l’atteso grande protagonista della serata, ha trotterellato per tutto l’incontro, come ipnotizzato dal San Paolo, quasi a voler portare rispetto a Maradona ed ai suoi tifosi. Un innocuo tiro alle stelle ad inizio partita e qualche funambolico dribling tra le strettissime maglie napoletane, tanto per confermare le sue indiscutibili qualità, sono il risultato totale di una più che grigia serata.

Vero protagonista della serata è stato, invece, quel folletto belga di nome Mertens: ha illuminato la notte champions segnando un goal alla Maradona o, se vogliamo dire, alla Messi, disegnando dal limite dell’area una parabola a giro perfetta che è andata a concludere la corsa tra i pali della rete dell’incredulo portiere blaugrana.

Con questa prodezza, in un solo colpo, ha festeggiato il record di segnature con la maglia del Napoli, raggiungendo il suo ex capitano Hamsik, ha quasi messo K.O. il Barcellona e posto una seria ipoteca sul rinnovo del contratto stringendo all’angolo De Laurentiis; non sarà facile per il presidente produttore cinematografico, in caso di mancato accordo, trovare argomentazioni plausibili, tali da placare la delusione di una tifoseria che adora sempre più lo scugnizzo “Ciro”.

Il pareggio di ieri sera, va detto però, non favorisce la squadra del Napoli, anzi blinda quasi il passaggio del turno a favore della squadra Catalana che nel match di ritorno, tra le proprie mura, avrà a disposizione due risultati su tre ma, aver giocato alla pari contro la corazzata Barcellona, aver fatto tremare una delle possibili vincitrici del titolo, essere usciti indenni dalla sfida, ha restituito quell’orgoglio e dignità perso in una brutta serata di Novembre , dopo la deludente gara con il Salisburgo.

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