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In Veneto il Governatore blocca le Università ma non le feste del Carnevale
Come previsto da molti giorni, il famigerato “Coronavirus” inizia a diffondersi anche nel nostro paese ed a nulla sono valsi gli sforzi e le contromisure predisposte dal Ministero della Salute e la Protezione Civile per frenare quella che da qui a poco potrà diventare una vera e propria “pandemia”.
Di fronte a simili eventi sarebbe stolto e disonesto cercare di cavalcare le inevitabili paure che cresceranno, in modo esponenziale, al diffondersi dei numeri di infetti e forse ( con i dovuti scongiuri) di morti.
Impedire il diffondersi del Coronavirus sul territorio è praticamente impossibile , sarebbe come cercare di non avere freddo a letto, in una gelida serata di febbraio, avendo in dotazione un piccola coperta che a stento copre le ginocchia, ci si può, al massimo, difendere rannicchiandosi nell’attesa che arrivi il tepore del mattino.
Insomma, come avrebbe detto il grande Eduardo de Filippo, “Adda passà ‘a nuttata” e così dovrà essere.
Ciò che conta, quindi, e che ci si difenda e tutto passi senza futili polemiche, liti pretestuose e sciacallaggi di natura politica che nulla hanno a che fare con un momento difficile come questo.
L’Italia intera e la politica in primis dovrà provare, almeno ora, a comportarsi da paese serio; occore marciare tutti all’unisono nella medesima direzione: i cittadini evitando comportamenti irresponsabili e seguendo in modo tassativo i consigli che da giorni i medici stanno diffondendo ed i politici avendo il coraggio di prendere decisioni anche impopolari per evitare che il virus si diffonda in modo esponenziale.
Sarebbe il caso, per esempio, che il Governatore del Veneto Zaia, dopo aver disposto la chiusura delle attività delle Università della Regione, rinviasse anche il Carnevale, evento attrattore di centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo.
Rispondendo ai giornalisti su eventuali provvedimenti per le manifestazioni collegate al Carnevale di Venezia, Zaia ha detto, cercando di lavarsi le mani come Ponzio Pliato, di attendere le linee guida che saranno diramate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, perché le iniziative devono essere uniformi in tutto il Paese, paragonando un evento di fama planetaria, come il Carnevale di Venezia, a quelli delle altre regioni italiane e dimenticando, oltretutto, che il primo focolaio e la prima vittima di coronavirus si è verificata proprio nella sua regione e che il top dell’emergenza sanitaria è attualmente nel Veneto.
Difficile pensare come migliaia e migliaia di persone possano girare liberamente in una Regione, in piena emergenza sanitaria, come il Veneto; sarebbe inaccettabile giustificare un comportamente politico che infila la testa nella sabbia, come lo struzzo, pur di non guardare e difendere gli interessi economici dei propri operatori turistici.
Si spera, quindi, che il “denarovirus” non abbia, anche stavolta, il sopravvento sulle decisioni politiche a discapito della salute degli italiani e si prendano in fretta le giuste decisioni prima che sia troppo tardi.
P.S. Apprendiamo con piacere che il Governatore Zaia assieme al Ministro della Salute Roberto Speranza, ha deciso di sospendere il Carnevale di Venezia e tutti gli eventi pubblici e privati, scuole e uffici, fino al primo marzo. Era quanto si auspicava in questo articolo e ,quindi, non possiamo che essere felici di questa decisione.