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Brexit: Nuove regole per lavorare in UK, niente ingresso per chi non sa parlare l’inglese
Nuove regole per chi intende andare a lavorare in UK.
Numero chiuso per lavoratori cd low-skilled e schema a punti per gli altri
I lavoratori poco qualificati non otterrebbero i visti nell’ambito dei piani di immigrazione post Brexit svelati dal governo.
Il governo inglese intende “incoraggiare le persone con il giusto talento” e “ridurre i livelli di persone che arrivano nel Regno Unito con scarse competenze” spingendo i datori di lavoro ad “allontanarsi” dall’affidarsi a “manodopera a basso costo” proveniente dall’Europa e ad investire nel mantenimento del personale e nello sviluppo della tecnologia di automazione.
Come funzionerebbe?
Il governo vuole introdurre un sistema di immigrazione “basato sui punti” , dove, per poter lavorare nel Regno Unito, si dovrebbero raggiungere 70 punti sulla base di una tabella di requisiti richiesti.
Questo nuovo “trattamento”, aggiunge il governo, varrà per tutti, europei e non a partire dal primo gennaio 2021.
Parlare inglese e avere l’offerta di un lavoro qualificato con uno “sponsor approvato” darebbe loro 50 punti.
Verranno assegnati più punti per le qualifiche, lo stipendio offerto e il lavoro in un settore con carenze.
Il sistema fin qui in atto prevedeva il diritto automatico di vivere e lavorare nel Regno Unito indipendentemente dal loro stipendio o livello di competenza. Tutto ciò dovrà finire il 31 dicembre, quando il periodo di transizione post-Brexit di 11 mesi dovrebbe concludersi.
Obiettivo del Governo britannico è quello di porre fine ad un ingresso indiscriminato di immigrati e permettere, attraverso questo schema a punti, la permanenza solo a chi avrà ottenuto dall’azienda il contratto di assunzione ancor prima di trasferirsi nel paese.
Differente sarà invece per quei lavoratori low-skilled come camerieri o baristi, o nelle campagne per la raccolta stagionale di frutta e verdura. Il Governo fa sapere che in questo caso non verrà applicato lo schema a punti ma che comunque metterà un numero chiuso di accessi su base annua: 10.000 per i lavoratori stagionali in agricoltura, e 20.000 legati alla mobilità giovanile, che riguarda soprattutto quei ragazzi che scelgono Londra o altre grandi città del Regno Unito per migliorare l’inglese e allo stesso tempo autosostenersi lavorando nei ristoranti o pub.