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Catanzaro: al Teatro comunale la musica pericolosa di Nicola Piovani emoziona e commuove
A Catanzaro la musica pericolosa di Piovani emoziona e commuove. Due lunghe ovazioni in un concerto sold out
organizzato da AMA Calabria.
Federico Fellini definì la musica come “pericolosa”. Il rincorrersi delle emozioni provocate dalla magia delle sette note
lo impaurivano, lo commuovevano. Ma quella era pura bellezza.
La stessa che ieri sera, nello spettacolo che ha registrato il sold out, organizzato da AMA Calabria al Teatro Comunale di Catanzaro, Nicola Piovani ha condiviso con la platea che ne ha subito la malia.
La musica è pericolosa è stato un “concertato” dal fascino discreto, in cui
ogni brano ha raccontato frammenti di vita vissuta dal Maestro e ogni nota è sembrata
volteggiare leggera nell’aria. Come una brezza estiva che accarezza e fugge via.
È apparso sul palcoscenico con l’aria umile dei grandi. Con aria serena ha iniziato a
raccontare delle emozioni “felliniane”, di una delle tante giornate trascorse con lui a fargli
ascoltare le musiche composte per un suo film, raccontando proprio delle sue debolezze
emotive nell’ascoltare la musica. Racconti che hanno suscitato leggeri sorrisi nella platea,
intenta a immaginare l’incontro tra i due artisti.
Poi si è seduto davanti al pianoforte, riuscendo a fare la cosa che più lo sublima. Suonare.
Non c’è stata nessuna sorpresa. Con il tocco lieve di chi sa come accarezzare i tasti bianchi e
neri traendone la massima ispirazione in chi lo stava ascoltando, Piovani ha eseguito temi a
lui cari de L’intervista e Ginger e Fred, di Fellini, Il marchese del Grillo e Speriamo che sia
femmina, di Mario Monicelli, le cui immagini scorrevano alle spalle dei musicisti creando
una sensazione di maggiore emotività.
Come «accade nella sequenza delle note» Piovani ha creato una pausa, riprendendo il
concetto espresso dal suo amico regista. «La musica è pericolosa come lo sono le cose belle,
come ad esempio quel senso di disorientamento che si vive negli amori adolescenziali. Anche
se secondo me gli amori sono tutti adolescenziali». Ha raccontato dei suoi innamoramenti
musicali, di Chopin, di Debussy, ma anche del suono lontano che annunciava