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Intervista a Flavio Insinna, in scena al Teatro comunale di Catanzaro
Se si dovesse descrivere Flavio Insinna si potrebbe definirlo un artista completo. Teatro, TV, fiction e radio, nulla per lui è impossibile. Incontrarlo è contagioso per l’entusiasmo che trasmette. Il pubblico di Catanzaro ha avuto modo di assistere al suo spettacolo “La macchina della felicità” venerdì 25 ottobre al Teatro Comunale. E’ stata una serata di grande coinvolgimento e divertimento.
Lo spettacolo “La macchina della felicità” è tratto dal suo omonimo libro. Come ha ricreato la trama portandola sul palcoscenico?
“Abbiamo pensato a una sorta di ricreazione, a uno di quei periodi, come Natale, in cui ci si ritempra l’anima. Una di quelle occasioni in cui si festeggiano la vita, l’amicizia, la famiglia e le tradizioni con quella sana allegria caratteristica del momento“.
Una delle particolarità dello spettacolo è la partecipazione attiva degli spettatori.
“E’ vero. Ci scrivono dei pensieri in cui esprimono la loro idea di felicità e noi li leggiamo. Il nostro desiderio è che ognuno alla fine lasci il teatro più leggero di come è arrivato“.
Cos’è per lei la felicità?
“E’ guardare al futuro, a quello che ci attende con curiosità. E’ imparare da chiunque, arricchendosi. Anche questa per me è una forma di felicità. Io ho avuto dei grandi maestri di vita come i miei genitori e nel lavoro Abatantuono, Proietti e Frassica”.
Ha parlato di ricreazione. Come la immagina oggi?
“Credo che oggi non sia più facile vivere momenti come quelli che accadevano a scuola al suono della campanella. Vedo la nostra gente preoccupata per il proprio futuro. Bisogna stare più vicini agli altri, dare una mano a chi ne ha bisogno e guardarsi intorno non pensando solo a sé stessi”.
Qual è il suo rapporto con il teatro?
“E’ il brivido che mi dà il rapporto diretto con il pubblico. Nessuna mediazione, né possibilità di rimediare ad eventuali errori”.
Venerdì sarà di scena a Catanzaro. Una nuova platea dove “donare” un po’ di felicità
“Ogni volta che incontro il mio pubblico è quello che vorrei trasmettere. Spero di riuscirci”.
Sul palcoscenico con Flavio Insinna in questa sua avventura ci saranno i musicisti della sua Piccola Orchestra, Martina Cori, alla voce, Vincenzo Presta, ai sassofoni, Filippo D’Allio, alle chitarre, Giuseppe Venezia, al basso e contrabbasso, Saverio Petruzzelis, alla batteria e percussioni, e Angelo Nigro, che oltre a suonare il piano e le tastiere è anche il direttore musicale.