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Napoli: giornata del mare, il movimento sovranista contesta l’abbandono da parte delle istituzioni
I cittadini partenopei che scappano dal mare delle proprie coste, sono una ferita per questa città, per gli imprenditori, amministratori locali e cittadini. Ma non si possono certo biasimare. Non ci piace affatto trovarci a luglio e dover ribadire l’avevamo detto. Così esordiscono Lopa e Catapano del movimento sovranista di Napoli.
Ma ancora una volta il sistema di depurazione ed organizzativo partenopeo – continuano- è ormai del tutto collassato,compromettendo seriamente la stagione estiva.
E che anche per questa stagione, sarebbe successo era ampiamente prevedibile. E guarda caso i tratti di mare colpiti da schiuma e liquami sono proprio quelli segnalati da noi con una nota alle istituzioni già nel mese di marzo.
Realizzammo una mappatura del sistema di depurazione che non funziona, fatta volutamente fuori stagione per fare da pungolo alle istituzioni competenti, Regione in testa, perché non si arrivasse ancora una volta all’emergenza estiva. Mettere in efficienza il sistema della depurazione della città di Napoli è l’opera pubblica numero uno, la più importante, quella su cui si devono concentrare impegno, buona volontà, responsabilità e finanziamenti.
La mobilitazione della raccolta della plastica in mare, deve avere lo scopo di unire tutti gli attori del mare, a partire dalla flottiglia dei pescherecci napoletani. Tutti d’accordo sul fatto che il mare va salvaguardato perché ne va di mezzo il loro lavoro e la salute dei consumatori, e che queste iniziative che danno la possibilità di ripulire il mare e farlo tornare com’era una volta. Bisogna, però, lavorare anche a monte, ripulire i corsi d’acqua, poiché oltre alla plastica, al vetro e ogni genere di immondizia, si trova tanto altro.
Bisogna avere una maggiore attenzione per la natura, perché tante alluvioni si potrebbero evirare se i fiumi e i torrenti fossero tenuti in ordine da chi di dovere. Meno inquinanti in mare significa prodotto di maggiore qualità. Crediamo che questo lavoro andrebbe fatto tutto l’anno per una migliore gestione della pesca e dell’ambiente.
Abbiamo l’obbligo di rispettare il mare quale elemento indispensabile per il futuro dell’ambiente e luogo di lavoro.
Questo il commento dolente degli esponenti, Rosario Lopa e Alfredo Catapano, che questa mattina con volontari improvvisati, hanno avviato una pulizia dello specchio d’acqua antistante l’Ilva di Bagnoli, luogo simbolico, dopo le notizie sullo sblocco del sequestro dell’area per la più famosa bonifica. Cosi Rosario Lopa e Alfredo Catapano Dirigenti Nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità nella Domenica dedicata al mare.