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“La cultura del dono per una scelta in comune” il tema del meeting sulla donazione degli organi svoltosi a Soveria Simeri (CZ)
“La cultura del dono X una scelta in comune”, è questo il tema dell’interessante meeting sulla donazione degli organi e dei tessuti organizzato dal Comune di Soveria Simeri (CZ), in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione, Servizio di promozione della salute, dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, nonchè con l’Avis locale.
Si tratta di un tema di grande attualità e importanza del quale è molto importante parlarne e creare occasioni di dialogo, confronto e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, come ha fatto il Comune di Soveria Simeri con questa apprezzabile iniziativa.
Com’è noto, infatti, il trapianto è la terapia d’intervento necessaria a supplire le gravi disfunzionalità d’organi.
Il trapianto di organi è la cura che permette la sopravvivenza del paziente, come il trapianto di cuore, polmone, fegato, o il miglioramento della qualità della vita, come il trapianto del rene. Ogni anno in Italia, come nel resto del mondo, migliaia di persone sono colpite da gravi patologie la cui unica cura è rappresentata dalla sostituzione di un organo o parte esso gravemente danneggiato, attraverso il trapianto di organi.
Il problema che oggi pone la terapia trapiantologica, è da ricercarsi, non tanto nelle strutture ospedaliere abilitate ad effettuarla, quanto nella mancanza di organi. Infatti, sebbene la donazione di organi sia oggi considerata una globale priorità, la domanda di organi supera notevolmente l’offerta.
Tra l’altro la Calabria è agli ultimi posti tra le Regioni d’Italia per numero di donatori ed è al di sotto della media nazionale.
E’ per questo è importante parlarne e diffondere la cultura della donazione giacché è materia concreta di solidarietà e amore verso il prossimo. Tutto ciò al fine di riuscire a comunicare ai cittadini che questa cultura è parte integrante e fattore fondamentale di un’autentica pratica della solidarietà e di un’etica civile altruistica.
In tal senso ha preso posizione anche la Conferenza Episcopale Calabra, con il suo presidente, Mons. Vincenzo Bertolone, che con una lettera indirizzata ai parroci, li ha invitati a promuovere iniziative tra i fedeli per favorire il diffondersi di questa cultura ribadendo, al fine di sgombrare ogni dubbio, che la Chiesa “non è assolutamente contraria alla donazione d’organi, anzi non solo la ritiene come compatibile con la morale cristiana, quanto la considera come atto di altruismo, nobile e meritorio da incoraggiare come manifestazione di generosa solidarietà”.
Comprendere per quale ragione si decida o meno di donare potrebbe risultare l’unico modo per creare politiche di terapia trapiantologica utili a limitare tale carenza di donazioni, dal momento che incidono su questa scelta timori che a volte sono da perplessità nei confronti della metodologia scientifica, a volte sono di tipo etico e tante persone si pongono il problema di conoscere con esattezza la posizione della propria religione rispetto a tale tematica che è di grande rilevo.
I lavori sono stati moderati dalla dr.ssa Maria Rita Albanese, farmacista, molto sensibile e competente sul tema trattato e che ha dato un suo contributo all’incontro con diversi spunti di riflessione. Gli interventi dei relatori, ognuno portatore di specifiche esperienze e competenze, sono stati di elevato profilo e hanno affrontato i vari aspetti del tema del meeting, evidenziando da diverse angolazioni, le problematiche connesse. Il pubblico presente ha seguito con grande attenzione gli interventi manifestando grande interesse all’argomento.
La dr.ssa Rosa Anfosso, responsabile del Servizio Promozione della salute dell’ASP di Catanzaro, che da tempo porta avanti sul territorio, con varie valide iniziative, questo delicato e importante tema, ha parlato della cultura della donazione; la dr.ssa Anna Grande, dirigente medico della Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio, si è intrattenuta sul tema dalla Donazione al trapianto; la dr.ssa Marisa Macrina, referente per la formazione del Centro regionale trapianti, ha parlato di una scelta in Comune, soffermandosi sule modalità con le quali può manifestarsi la scelta della donazione; don Giuseppe Biamonte, parroco di Soveria Simeri, si è soffermato sul valore della solidarietà; la prof.ssa Donata Perri dell’Istituto comprensivo ha parlato della donazione tra i giovani; infine Franco Parrottino dell’Avis, ha parlato della donazione di sangue.
Veramente toccante ed emozionante è stata la testimonianza del Sindaco di Soveria Simeri, Amedeo Mormile, al quale, in particolare, va il plauso per l’iniziativa che fortemente ha voluto,proprio perché lui stesso, anni fa, ha ricevuto in donazione un cuore ed ha raccontato l’esperienza direttamente vissuta, gli stati d’animo sofferti, ben capendo l’importanza della donazione.
Sicuramente questo incontro sarà foriero di positivi risultati di sensibilizzazione; d’altronde, come ha informato lo stesso Sindaco, il registro dei donatori del Comune di Soveria Simeri ha il 100% degli iscritti. C’è da auspicare che iniziative come questa si diffondano sempre più e che la donazione di organi sia veramente considerata un atto di amore e una scelta di cuore.
Luigi Bulotta