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Taranto: nelle scuole il Parco “Terra delle Gravine” con UPPark, azione curata dal Club per l’UNESCO
Il rispetto della natura va insegnato fin da piccoli nelle scuole: per questo il Progetto triennale “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine” ha dedicato una delle sue azioni alle strategie educative per la prevenzione del rischio idrogeologico.
Le azioni di UPPark, progetto sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, sono tese alla valorizzazione del Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”, il più grande della Puglia, un autentico santuario della biodiversità.
Proprio in questi giorni si è conclusa questa azione del progetto curata dal Club per l’UNESCO di Taranto, nella persona del Presidente Carmen Galluzzo Motolese, ed affidata allo Studio DECSA (Studio di Divulgazione, educazione e comunicazione delle scienze ambientali) e alla Tutor-Manager Ines Donatelli, per lo svolgimento delle attività con i ragazzi delle Scuole coinvolte.
I numeri finali di questa azione raccontano di un grande successo comunicativo ed educativo di UPPark tra gli studenti e i docenti: oltre 300 studenti della scuola primaria e secondaria di 1° grado, infatti, hanno preso parte ai percorsi educativi finalizzati, anche mediante laboratori ludico-didattici, al coinvolgimento attivo degli alunni, per far conoscere loro le caratteristiche e le potenzialità del territorio.
Cinque le scuole che hanno partecipato al progetto UPPark e 15 le classi coinvolte: I.C. Giovanni XXIII di Palagiano, I.C. Giovanni XXIII di Martina franca, I.C. Pascoli di Massafra, I.C. Pignatelli – Grottaglie e I.C. Viola di Taranto.
I temi sono stati proposti dagli esperti del DECSA (Angela Potenza e Aldo Sorrentino) con un livello di approfondimento diverso a seconda delle fasce di età con il coordinamento della Tutor Ines Donatelli. Gli argomenti sono stati trattati in maniera divertente per agevolare l’approccio a tematiche comunque complesse e, attraverso il gioco e la realizzazione di semplici schede lavoro, si è trasmesso ai ragazzi l’importanza della valorizzazione dei beni ambientali.
Le principali tematiche affrontate dai ragazzi ha compreso anche l’uso della cartografia tematica per individuare gli elementi naturali ed artificiali che determinano la diversa classificazione del rischio idrogeologico di un territorio.
È stato realizzato anche un mini-percorso didattico sul rischio idrogeologico: dal significato di rischio alle azioni dell’uomo che lo incrementano, alle buone pratiche per gestire il territorio e ridurre il rischio idrogeologico, il ruolo della vegetazione e dei corsi d’acqua, fino all’uso dell’ingegneria naturalistica negli interventi di difesa del suolo.
Ad incontrare spesso gli studenti nell’ambito del progetto c’è stata la Presidente del Club per l’UNESCO di Taranto, prof.ssa Carmen Galluzzo Motolese, che ha ricordato ai ragazzi che l’UNESCO ricopre un ruolo fondamentale nella programmazione ed attuazione di iniziative volte a conservare e valorizzare il patrimonio naturale dei singoli Stati Europei e di quelli mondiali. A partire dagli anni ‘70 l’UNESCO, infatti, ha sviluppato, in attuazione dei propri obiettivi statutari, numerosi programmi scientifici ed accordi di natura bilaterale e multilaterale a salvaguardia e promozione dei valori connessi ai servizi eco sistemici, alle peculiarità geologiche e geomorfologiche, nonché ai valori estetici e ai paesaggi naturali di territori in tutto il mondo.
L’UNESCO, e di seguito la FICLU (Federazione Italiana dei club e centri UNESCO) ricoprono, dunque, un ruolo fondamentale nella programmazione ed attuazione di iniziative volte a conservare e valorizzare il patrimonio naturale dei singoli Stati. Tale ‘sistema’ ha infatti approfondito modelli di gestione e di governance, azioni di ricerca, sperimentazione, educazione e formazione.
Il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”
Con una superficie complessiva di 25.000 ettari, il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” è la più estesa area protetta regionale: il parco si estende sul territorio di 13 comuni della Provincia di Taranto (Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola, Massafra, Palagiano, Palagianello, Statte, Crispiano, Martina Franca, Montemesola, Grottaglie e San Marzano) e su quello del comune brindisino di Villa Castelli.
Questo enorme territorio è stato compreso nel Parco Naturale Regionale “Terra delle “Gravine”, costituito ex lege nel 2005, con l’evidente intento, seppur non dichiarato, di mettere assieme i territori della “pietra scavata” che hanno dato vita ai villaggi rupestri e quelli della “pietra costruita”, quei “thòlos” da cui discendono i trulli della Murgia.
Non esiste altrove, in tutta l’Europa occidentale, un’area con un’analoga concentrazione di insediamenti rupestri e di siti archeologici, con ricchezze naturalistiche e fenomeni carsici di simile rilevanza, con un paragonabile patrimonio di biodiversità.
È un vasto territorio in cui sono altresì comprese aree a fortissima antropizzazione, si pensi alla Gravina di Statte ubicata a pochi chilometri dalla zona industriale di Taranto, che per questo motivo devono essere tutelate e valorizzate con maggiore attenzione.
Per questo c’è oggi il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, che prevede l’esecuzione di una serie di attività per valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” rendendolo pienamente fruibile ai cittadini.
Attuando una serie di interventi per la prevenzione e la riduzione dei rischi ambientali nell’area del parco, inoltre, il Progetto “UPPark” intende preservare l’integrità dei questo straordinario ecosistema, un vero e proprio santuario della biodiversità, per le generazioni future.
Il progetto è stato proposto dal WWF “Trulli e Gravine”, in qualità di capofila, insieme a un ampio partenariato che comprende la Provincia di Taranto, in qualità di organismo di gestione del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, la Casa Circondariale di Taranto, lo IAMC-CNR, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Gruppo Speleologico Martinese, l’Associazione “Learning Cities”, il Club Unesco, il CNSAS Servizio Regionale pugliese, il Nucleo Volontario Protezione Civile di Palagiano, “La Mediana”, e la Federazione Speleologica Pugliese.
Le tante iniziative tese a dare nuova vita il parco naturale regionale più grande della Puglia, si segnala il restauro conservativo di alcuni ambienti dell’antica masseria dell’Oasi WWF Monte Sant’Elia, tra questi la Sala Comune e la vecchia stalla, in cui, dopo il loro ripristino, è stato realizzato un Centro Visite con un infopoint e un ufficio accoglienza a favore di tutti coloro che, cittadini o turisti, vorranno visitare la zona percorrendone i sentieri, a piedi o in bici; la struttura, inoltre, è a disposizione per ospitare iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione e promozione dei corretti stili di vita a contatto con la natura.
L’Oasi WWF Monte Sant’Elia, una delle sette Oasi WWF in Puglia, rientra nel Parco “Terra delle Gravine” e nel SIC-ZPS Area delle Gravine; l’Oasi si estende per circa cento ettari in agro di Massafra comprendendo un bosco di leccio, macchia mediterranea, pascoli, seminativi e una masseria storica.
L’Associazione WWF Trulli e Gravine, che gestisce da sei anni l’Oasi WWF Monte Sant’Elia a titolo gratuito, opera in Provincia di Taranto dal 1985 per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico del territorio, distinguendosi per lo spirito di coinvolgimento della cittadinanza in attività di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e per la fattiva collaborazione volta ad orientare le amministrazioni pubbliche verso programmi, accordi e progetti per il raggiungimento delle finalità associative.