Napoli : presentato “Centro Storico Spreco Zero”, progetto che mira a combattere lo spreco alimentare
Si è svolto presso la Sala del Consiglio del Dipartimento di Scienze Politiche – Federico II di Napoli, il seminario su “Contrasto allo spreco alimentare. Prospettive operative per la città di Napoli”. L’incontro ha avuto o scopo, anche, di presentare il progetto Centro Storico Spreco Zero condotto nella città di Napoli, dal Dipartimento di Scienze Politiche – Federico II di Napoli con Acli Campania, l’associazione Studio legale nel Sociale, l’Associazione Friends & Bikers for Africa e Crescere insieme di Rosario Fiorenza.
Abbiamo chiesto al Dott. Francesco Amati, uno dei promotori di questo progetto, di presentarci sommariamente il progetto e gli scopi che intende perseguire: ” Dopo l’esperienza del progetto realizzato tra il 2016 e il 2017 dal quale è stato pubblicato il libro “Contrasto allo spreco alimentare tra economia sociale ed economia circolare” si è deciso di avviare una fase 2 progettuale ed alla luce delle esperienze e degli insegnamenti di quell’esperienza sperimentale, oggi si è deciso di organizzare, innanzitutto, una partnership progettuale diversa, costituita da soggetti molto diversi tra di loro ma in grado potersi dedicare a vario titolo alla realizzazione delle attività, sia di ricerca che di azione sul campo. Il progetto è stato voluto dal Dipartimento di Scienze Politiche e dall’associazione “Studio Legale nel Sociale”, con la collaborazione di Acli Beni culturali di Napoli, l’associazione Friends e Bikers e Crescere Insieme Onlus. 2. Sono state contattate in primis, piccole realtà del Terzo settore radicate sul territorio napoletano (case famiglia, associazioni di volontariato, comitati di cittadini), proprio perchè nella fase 1 del progetto ci eravamo resi conto che le grosse strutture e le grosse mense non avevano interesse ad avere piccole quantità di cibo da somministrare ai loro utenti finali. . All’interno della partneship di progetto ci sono due associazioni che già si occuperanno di raccogliere e distribuire cibo. L’associazione dei Bikers trasporterà il cibo con le motociclette, l’associazione Crescere insieme (che è una casa famiglia) preleverà il cibo presso i commercianti che aderiscono al progetto utilizzando una parte nella loro casa famiglia, un’altra da distribuire presso altri centri e famiglie povere di Scampia. L’associazione Studio legale nel sociale, composta da avvocati di occuperà di tutta la parte burocratica e legale. Inoltre, svolgerà attività di predisposizione della documentazione da consegnare ai soggetti della domanda e a quelli dell’offerta di cibo, organizzando eventi di sensibilizzazione e di informazione circa i vantaggi fiscali e non previsti dalla Legge di riferimento sul tema della lotta agli sprechi. . L’università si occuperà, invece, di effettuare le interviste e le indagine, grazie alle quali si mirerà a raccogliere dati utili e quantificare il fenomeno dello spreco e a misurare, infine, l’impatto del progetto stesso, nonchè a comprendere le vere esigenze dei soggetti della domanda di cibo. Il progetto mira non solo a diventare un modello di buone prassi da radicare in maniera organizzata nel territorio napoletano, ma ad essere esportato anche in altre regioni del mezzogiorno. Si mira, quindi a dar vita ad un modello che in modo organizzato favorisca la riduzione dello spreco alimentare e favore di coloro i quali vivono in condizione di povertà alimentare, in un ottica di economia circolare”.