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La Francia batte la Croazia 4-2 e si laurea campione di un deludente mondiale
La Francia si aggiudica la finale di coppa del mondo superando la Croazia per 4-2 ed è campione del mondo. Per i transalpini è la seconda affremazione della sua storia dopo quella del 1998 . Per Didier Deschamps, dopo aver vinto da calciatore, ecco il bis come tecnico; prima di lui l’impresa era riuscita solo al brasiliano Mario Zagallo ed al tedesco Franz Beckenbauer. Questa la successione delle reti della partita: nel pt 18′ Mandzukic (autorete), 28′ Perisic, 38′ Griezmann (rigore); nel st 14′ Pogba, 19′ Mbappé, 24′ Mandzukic. La vittoria della Francia non sarà ricordata come quella del bel gioco ma del pragmatismo applicato ad una banda di buoni talenti, con un unico vero campione, dal luminoso futuro, su tutti (Mbappè). Deschamps ha saputo miscelare, con le dosi giuste, gli ingredienti di un calcio cinico, funzionale al risultato e, quindi, vincente, in pratica la ricetta più vecchia nel mondo del calcio, che da sempre ha portato a grandi risultati quando in squadra hai un buon numero di giocatori di qualità e magari anche la “Dea bendata” dalla tua parte. La Croazia ha onorato la finale ed il suo fantastico mondiale con un gioco fatto di tanto cuore e personalità. Ha dato un senso e svegliato un minimo di interesse verso una manifestazione fatta di stelle cadenti ed un livello di gioco tendente al basso. Francia e Croazia sono giunti a questa finale a sorpresa, inimmaginabile prima dell’inizio del torneo, quasi per inerzia, grazie più alle pretendenti che hanno fatto a gara a scansarsi, aprendogli una superstrada verso la finale, che per propri meriti. I mondiali di Russia hanno raccontato di un calcio in crisi, con personaggi sopravvalutati dai media, potenze calcistiche in declino, un mondo che, sicuramente, dovrà cambiare in molti dei suoi protagonisti. Ha vinto la più forte, nello spettacolo calcistico per eccellenza, senza dare spettacolo.