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Catanzaro: il presidente del Consorzio Ionio Catanzarese, Grazioso Manno, riprende la battaglia contro la Regione e minaccia di incatenarsi
Riprende la battaglia del Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, Grazioso Manno, nei confronti della Regione Calabria, per ottenere attenzione nei confronti dei Consorzi di bonifica e per la piena e corretta applicazione della legge regionale n. 1/2003 che disciplina la materia, ma, secondo Manno, completamente disattesa, ignorando ruoli e competenze di tali importanti enti.
Manno, come è suo solito, è sempre determinato e convinto nel suo incessante agire, nonostante si trovi da solo in questa battaglia e vuole passare, senza indugio, dalle parole ai fatti. Dopo avere scritto una circostanziata lettera al Presidente della Regione Calabria nella quale sottolinea che “l’attenzione verso il mondo consortile é pari quasi a zero”, ha inviato la missiva anche agli Assessori e Consiglieri regionali, Anbi Nazionale e regionale, Organizzazioni Agricole, sindacati, ai Sindaci dei 56 comuni del comprensorio consortile e ai Consorzi di Bonifica.
Manno, perdurando sostanzialmente la situazione di stallo e disattenzione, ribadisce la sua intenzione di incatenarsi il 13 luglio p.v. davanti alla Cittadella Regionale. “I Consorzi di bonifica – scrive Manno – vivono un momento particolarmente difficile dal momento dell’insediamento (novembre 2014) della Presidenza Oliverio. Eppure -continua – questi Enti hanno un’importanza fondamentale e strategica, per gli agricoltori e l’intero territorio. I Consorzi – continua – svolgono un ruolo estremamente necessario per quanto riguarda l’irrigazione, la difesa del suolo, la lotta al dissesto idrogeologico. Purtroppo devo amaramente constatare – rimarca – che, al di là di piccoli e a dir poco “ridicoli” finanziamenti, di vane promesse, e belle parole, Oliverio e la Giunta regionale sono stati insensibile alle numerose richieste fatte in questi anni. Eppure abbiamo, nel tempo, proposto non interventi a pioggia che non risolvono , ma idee e progetti seri che vanno nella direzione di una soluzione “sostenibile” dei problemi che affliggono la Calabria. In tema di lotta al dissesto idrogeologico, ho più volte proposto la necessità di un vero “Piano regionale di messa in sicurezza del territorio”,che veda protagonisti (ognuno per la sua parte ) Comuni, Provincie e Consorzi di Bonifica, in una stretta alleanza, senza sovrapposizioni di competenze. Sono convinto oltrechè giusto – ribadisce – che i Consorzi debbano essere messi in condizione di operare,cosi come prevede la legge regionale 11 del 2003. Una Legge che va applicata, cosa che fino ad oggi non è stato fatto. A che servono le Leggi – chiosa – se poi non si dà seguito a quanto vi è contenuto? Nessuna risposta concreta é seguita alle tante promesse fatte e ai tre incontri con il Presidente Oliverio. Eppure – annota – leggiamo periodicamente di finanziamenti a tutti meno che ai Consorzi di bonifica. La conseguenza è che i nostri Enti e dipendenti soffrono, i nostri operai da tre anni non possono essere assunti per mancanza di fondi. Fino ad oggi, – continua Manno – ho attuato tutte le “proteste” possibili e pacifiche per richiamare l’attenzione sulle suddette problematiche ma, al di là di piccoli ed insignificanti segnali che non sono assolutamente serviti a risolvere i problemi sollevati, nulla di concreto si é mosso. Questa volta, però, – insiste – non mi accontenterò di semplici promesse ma chiederò impegni scritti e atti deliberativi.“Il Presidente della Regione, tempo fa aveva minacciato di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi per superare il Commissariamento della sanità: non lo ha fatto! Al contrario confermo che se entro la fine di giugno non avrò risposte concrete mi incatenerò davanti la Cittadella Regionale appunto il 13 luglio p.v. Questa non è una minaccia , assolutamente NO! É solo la richiesta di applicare le Leggi. Chi mi conosce – conclude – sa bene che io mantengo sempre gli impegni che prendo”.
Vedremo gli sviluppi di questa vicenda, auspicando che anche gli altri consorzi, allo stato inspiegabilmente silenti, facciano sentire la loro voce e facciano fronte comune, dal momento che dovrebbero avere lo stesso interesse a tutelare il ruolo e le competenze che la legge regionale gli affida. Certamente, conoscendo la tenacia di Manno, non si fermerà fino a quando non raggiungerà il suo obiettivo e l’incatenamento sarà solo l’inizio della sua battaglia.
Luigi Bulotta