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Puigdemont non accetta l’ultimatum di Madrid, si va verso lo scontro frontale
Si stringe sempre di più lo spazio di manovra dei due contendenti, il presidente del governo centrale Mariano Rajoy ed il presidente catalano Carles Puigdemont, e si va sempre più verso lo scontro frontale. Il governo spagnolo ha convocato , per sabato 21 ottobre, un Consiglio straordinario di ministri per attivare l’articolo 155 della costituzione che sarà sottoposto al voto del Senato, per “ristabilire l’ordine costituzionale in Catalogna”, dopo quella che considera una ‘risposta negativa’ del presidente catalano Carles Puigdemont all’ultimatum del premier Mariano Rajoy.
Dal fronte opposto, il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont ha avvertito oggi, in una lettera a Mariano Rajoy, che “se il governo statale persiste nel rifiutare il dialogo e continuare la repressione,” il Parlamento “può procedere, se ritiene opportuno, di votare la dichiarazione formale di indipendenza che ha sospeso dopo il risultato favorevole del voto referendario” .
La situazione si fa , quindi, sempre più incandescente con il rischio di provocare , se dovesse essere votato l’art 155 della costituzione, la sospensione dell’autonomia ed il conseguente commissariamento della Catalogna, un sollevamento del popolo catalano pro secessione, già messo in fibrillazione dall’arresto per sedizione dei leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart.