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Il Napoli delle meraviglie con due problemi: trovare i sostituti di Milik e Reina
Il 31 agosto conclusasi da qualche minuto la sessione estiva del calciomercato i soloni del calcio nostrano non hanno risparmiato parole di elogio nei confronti dell’operato del Napoli, squadra che secondo loro aveva svolto il miglior lavoro riconfermando tutta la rosa e cedendo quei “pezzi” superflui, così come sono stati considerati Pavoletti e Zapata . Ma oggi, alla luce del nuovo infortunio occorso a Milik nelle fasi conclusive dell’incontro SPAL-Napoli, quelle previsioni risultano essere state dettate da una certa leggerezza nel giudicare completa una rosa che, di fatto, non lo era per due problemi evidenti e mal valutati. Se questo primo scorcio di stagione ha confermato quanto di buono ci si aspetta da una squadra che obiettivamente si mette in luce per il suo gioco considerato tra i migliori di Europa, l’infortunio del polacco ha palesato l’errore di cedere quei giocatori considerati come eccedenti nel mese di agosto. Nessuna squadra che si rispetti ha mai affrontato raggiungendo obiettivi di prestigio in tre competizioni come campionato, coppa Italia e Champions League. L’assenza di sei mesi nella stagione 2016-2017 del calciatore polacco avrebbe dovuto insegnare qualcosa. Purtroppo non è stato così. Sarri, abituato a giocare con una rosa di 14 fedelissimi, non ha considerato che anche una sola squalifica o un raffreddore avrebbero creato un vuoto importante nella rosa partenopea. Oggi il futuro, a meno di un imprevedibile ingaggio pescato nel “paniere” degli svincolati, appare incerto. Con ogni probabilità a gennaio arriverà Inglese dal Chievo, ma da qui alla fine di dicembre ci sono ben venti partite da disputare tra campionato e qualificazione alla fase successiva di Champions League. In pratica nei prossimi tre mesi il Napoli si giocherà una stagione. Sarebbe troppo semplice dire che era tutto prevedibile, ma ancora una volta i tifosi napoletani devono fare i conti con scelte societarie azzardate. Sicuramente Sarri tenterà la carta Ounas, pronto a sostituire sia Callejon che Mertens. Una politica del tipo “che Dio ci aiuti” che riconduce al secondo problema, ovvero all’altra clamorosa scelta effettuata da Sarri nel volere la riconferma di Pepe Reina, richiesto dal PSG per una cifra che si aggirava intorno ai 7 milioni di euro. Una scelta incredibile se si considera che nella scorsa stagione il portiere spagnolo era stato protagonista di numerosi errori costati diversi punti. La volontà di De Laurentiis era quella di affidarsi alle mani di un nuovo portiere, che lo stesso Giuntoli aveva indicato in Leno e Rulli. L’alta considerazione del mister nei confronti dell’uomo spogliatoio e leader carismatico Reina ha fatto saltare ogni accenno di trattativa. Peccato che, a conti fatti, oggi il buon Pepe si sia reso protagonista negativo in tre dei cinque gol subiti in campionato e, cosa ancora più grave, nella prima partita di Champions durante la quale proprio un suo errore ha decretato l’unica sconfitta subita finora dal Napoli. Forse da subito bisognerebbe pensare ad un sostituto pronto a giocare da gennaio perché sicuramente in porta non serve un leader ma qualcuno che eviti di subire un gol al primo tiro.
Giuseppe Panella