UNICAL: il prof. Rubino eletto Capo del Dipartimento di Scienze giuridiche e aziendali
E’ reato attivare servizi telefonici non richiesti dall’utente
Lo ha deciso la Cassazione penale, con la sentenza 42515/2017, che ha confermato la condanna per il reato di truffa, già inflitta in primo e secondo grado, ad un operatore di una società di telefonia che aveva attivato a carico di un cliente un servizio di tele leasing non richiesto dal malcapitato cliente.
E’ ormai frequente ricevere telefonate promozionali con le quali operatori telefonici propongono le più disparate offerte, cercando di cogliere la buona fede dell’interlocutore, e tanti, spesso persone anziane, ingenuamente ci cadono e si trovano in seguito addebitate ingenti spese; come pure capita di trovarsi addebitati, come il caso della sentenza, servizi non richiesti. Con il passare degli anni le truffe telefoniche si stanno affinando sempre più raggiungendo livelli inverosimili. Spesso a lanciare l’allarme ci pensa la polizia di Stato che avvisa i cittadini di queste telefonate truffaldine, indicando modalità di comportamento.
Tali comportamenti truffaldini di operatori telefonici, ovviamente da provare, sono, alla luce della sentenza, penalmente rilevanti e vanno denunciati al fine di perseguire i responsabili.
La Cassazione, pertanto, nella fattispecie in esame, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dall’imputato ritenendo che la condanna inflitta dalla Corte d’appello era completa, priva di vizi logici, conforme alle risultanze fattuali emerse durante il processo e compatibile con il senso comune. Pertanto la condanna è divenuta definitiva.
Si spera che questa sentenza freni questo diffuso fenomeno e che non siamo più importunati, né tanto meno truffati.