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L’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco, sarà dibattuta ad Arcinazzo Romano dai salesiani
Il mondo salesiano si riunirà, sabato e domenica, ad Arcinazzo Romano per un intenso dibattito sulla recente Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”che affronta il delicato e importante tema della cura della “casa comune”, cioè madre Terra con la quale tutti gli uomini condividiamo l’esistenza e ci accoglie tra le sue braccia e che, come diceva San Francesco nel famoso Cantico delle creature, “ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”. .
Ciò nonostante, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto sulla terra, la stiamo danneggiando. “”Siamo cresciuti pensando – sono le parole di Papa Francesco – che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che «geme e soffre le doglie del parto» Dimentichiamo che noi stessi siamo terra. Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora””.
E’ certamente un’Enciclica di grande rilevanza e attualità e, sicuramente, anche affascinante e, soprattutto foriera di estreme riflessioni per i tempi moderni e per i testimoni del nostro tempo; non è un caso che, per due giorni, i “Figli di don Bosco”, cioè coloro che hanno studiato e si sono formati nelle scuole salesiane e che oggi ricoprono ruoli a vari livelli, come vertici delle maggiori imprese e aziende internazionali, grandi medici, intellettuali famosi e teologi di grande carisma, si chiudano nel silenzio delle colline di Arcinazzo per analizzare, dibattere e riflettere sulla questa bellissima Enciclica di Papa Francesco.
Mentre il sistema politico oggi discute di molte cose inutili, che servono poco alla gente comune, e che non aiutano certo alla speranza, sui pianori di Arcinazzo il mondo della Chiesa dei salesiani rimette invece attorno allo stesso tavolo le migliori intelligenze del suo “piccolo mondo antico”, i vecchi allievi di don Bosco, per rilanciare i temi della speranza e della solidarietà, dell’amore cristiano e della fratellanza, della condivisione del dolore oltre che delle gioie, ma questa era e rimarrà per sempre la meravigliosa lezione morale di don Bosco.
Il merito di questo raduno dei nuovi apostoli della speranza salesiana – come ha anticipato l’ing.Nicola Barone ( uno dei grandi managers italiani presenti ad Arcinazzo, Presidente di Telecom San Marino ) è di don Francesco Motto, che ha invitato al suo raduno uno degli intellettuali più affascinanti della chiesa moderna, il prof. don Paolo Carlotti, uomo-chiave della Pontificia Università Salesiana di Roma. E a don Paolo Carlotti don Francesco Motto ha proposto un tema di freschissima attualità: “L’ecologia integrale, umana e teologica”, tema-costola della Enciclica di Papa Francesco.
La bozza di articolazione tematica che don Carlotti proporrà ai sui illustri ospiti parte proprio dalla “Focalizzazione ‘integrale’ della questione ecologica”. Sottotitoli: “L’inclusione paradigmatica degli scarti e degli esclusi della terra, Nel rilevare l’attualità della problematica ecologica, Nel riacquisire il senso della creazione come destinazione universale, Nell’indicare scelte di priorità politica ed economica.
Ma non basta. La parte centrale della riflessione salesiana riguarderà i “ Quattro principi per la Dottrina sociale della Chiesa”: Il tempo è superiore allo spazio, L’unità prevale sul conflitto, La realtà è più importante dell’idea, Il tutto è superiore alla parte.
Ma ancora: L’analisi della Ecologia ambientale, economica, sociale e culturale e l’Ecologia della vita quotidiana. In altri termini, La qualità etica dell’uomo e i gemiti di sorella terra, La qualità etica dell’uomo e la sua alta efficacia, La priorità dei fini sui mezzi e il paradigma tecnocratico, Etica della norma ed etica della virtù: il carattere della persona, Un altro stile di vita, L’educazione, L’amicizia civile e politica, Il bene comune, universale, inclusivo e intergenerazionale.
Infine la parte conclusiva del raduno spirituale verterà per intero sulla “Lettura teologica della creazione”, e quindi: Il rispetto della consistenza autonoma della natura e elle scienze, La convivenza teologica delle creature, La scadente visione dell’ autoreferenzialità antropocentrica o biocentrica, Il senso dell’universo come creazione di Dio.
Tutti temi di grande coinvolgimento generale e di respiro sociale oltre che teologico e morale che porteranno ad un attento dibattito e a proposte operative per dare concretezza al forte messaggio che Papa Francesco ha lanciato con questa Enciclica auspicando un confronto con il contesto attuale, una riflessione per considerare quello che sta accadendo alla nostra casa comune e un dialogo intenso e produttivo tra scienza e religione, che pur partendo da approcci diversi alla realtà, possono determinare, lavorando in sinergia, risultati positivi per entrambe e soprattutto per l’umanità.
Dovremmo tutti leggere questa Enciclica e, soprattutto, seguendo i suoi insegnamenti, rispettare di più la nostra Terra, la natura che ci circonda, la “casa comune” come la definisce Papa Francesco. I nostri comportamenti la stanno sconvolgendo, si sta rompendo l ‘equilibrio che la governa e tutto ciò si ritorce contro di noi. Facciamo tesoro delle parole del Papa!!
L.B.