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Papa Francesco a Medellin: “la Chiesa deve rinnovarsi per favorire la riconciliazione e la pace”
Il Papa ha invitato la Chiesa a rinnovarsi, abbandonare le comodità, impegnarsi per alleviare le sofferenze dei meno abbienti e promuovere la riconciliazione in paesi come la Colombia, in guerra civile per più di mezzo secolo.
“Il rinnovo non ci deve spaventare”, ma “presuppone il sacrificio e il coraggio”, ha detto Francesco, che ha celebrato a Medellin, ex capitale mondiale del narcotraffico e terza tappa del suo viaggio in Colombia, la messa all’aperto davanti a più di un milione di fedeli.
L’atteggiamento che bisogna plasmare nella vita dei discepoli è quello di “rinnovarsi”: anche la Chiesa “è sempre in rinnovamento”, prosegue, e questo richiede sacrificio e coraggio per rispondere meglio alla chiamata del Signore. L’invito del Signore, è, infatti, quello di “ponderare le norme” quando è in gioco “il seguire Lui”, quando “le sue piaghe aperte, il suo grido di fame e sete di giustizia”, “ci impongono risposte nuove”.
“In Colombia ci sono tante situazioni che chiedono ai discepoli lo stile di vita di Gesù , particolarmente l’amore tradotto in atti di nonviolenza, di riconciliazione e di pace”, ha detto il pontefice, promotore del processo pacificazione intrapreso dal presidente Juan Manuel Santos.
Applaudito dalla folla, ha invitato la Chiesa a “impegnarsi, anche se per alcuni questo sembra sporcarsi, contaminarsi: “Per essere discepoli di Gesù bisogna “coinvolgersi”, ha detto Papa Francesco, anche se “per qualcuno questo può sembrare sporcarsi”. “Oggi a noi è chiesto di crescere in audacia”, “in un coraggio evangelico” che nasce dal sapere che sono molti quelli che hanno fame di Dio, “fame di dignità” perché sono stati spogliati”.
E ‘in questa città coloniale, perla turistica dei Caraibi, ma anche la città con i più alti tassi di povertà nel paese, che Francesco ha completato la sua prima visita papale in Colombia, prima di tornare, domenica , a Roma.
Il presidente Santos ha firmato la pace nel novembre 2016 con le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), che hanno deposto le le armi a metà agosto per poi organizzarsi, la scorsa settimana, in partito politico legale.
Lunedi ‘, due giorni prima della visita del Papa, il governo e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), ultimo gruppo di guerriglia attivo, hanno firmato il primo cessate il fuoco bilaterale.
Il capo dello Stato si propone di raggiungere una “pace globale” nel suo paese, devastato da una guerra fratricida che ha coinvolto una trentina di gruppi di guerriglieri, milizie paramilitari di estrema destra e forze di sicurezza, provocando la morte di più di 260.000 persone , 60.000 dispersi e 7,1 milioni di sfollati.