E’ stato catturato in Uruguay, dopo 23 anni di fuga, il superlatitante Rocco Morabito, uno dei massimi esponenti della ‘ndrangheta calabrese, a darne la notizia, con un tweet, il Ministero degli Interni di Montevideo .
Morabito, tra i cinque criminali più ricercati d’Italia, era ricercato dal 1994 e ritenuto il latitante numero uno dell’organizzazione criminale.
Viveva da 10 anni in Uruguay, dove aveva ottenuto “documenti di quel paese presentandosi con un’identità brasiliana con il nome di ‘Francisco Capeletto'”. Il boss calabrese è stato tratto in arresto in un hotel del centro di Montevideo. Assieme a lui è stata arrestata una donna di origine angolana e con passaporto portoghese che dovrebbe essere sua moglie.
Il ministro dell’Interno Marco Minniti, con queste parole, ha voluto comunicare il proprio compiacimento al capo della Polizia, Franco Gabrielli, ed al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette: «L’azione dello Stato contro la criminalità organizzata ha conseguito un altro importante risultato con l’arresto avvenuto a Punta dell’Este, in Uruguay, di Rocco Morabito, ricercato dal 1994 in ambito internazionale e inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi, perché già condannato per associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e altri gravi reati. L’arresto di Morabito, elemento di spicco dell’omonima cosca di Africo Nuovo e ritenuto il numero uno dei ricercati appartenenti alla n’drangheta, è il risultato dell’ottima attività di cooperazione investigativa internazionale tra la Polizia uruguaiana e il dipartimento della pubblica sicurezza italiano, attraverso i rispettivi ufficiali di collegamento, che hanno consentito l’accertamento della vera identità del latitante, con il coordinamento della procura della Repubblica di Reggio Calabria».