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Tiriolo (CZ): Bacchanalia 2017, sabato 26 agosto corteo nuziale di Bacco ed Arianna
Nell’ambito dell’edizione 2017 di Bacchanalia, promossa dalla Pro- Loco, dall’Associazione culturale Teura, dall’Associazione Chiave di Sol, prevista per sabato 26 agosto, con inizio alle ore 18,30 per le vie del suggestivo centro storico di Tiriolo (antica e ridente cittadina, in privincia di Catanzaro), si svolgerà il tradizionale corteo nuziale di Bacco e Arianna, spettacolo di teatro e musica che vede la partecipazione corale di persone di ogni età. Come ha sottolineato Antonio Montuoro, presidente dell’Associazione Teura, a cui è demandata la cura della parte storica della manifestazione: “la tavola dei Bacchanali rappresenta il codice identitario delle genti dell’istmo tra i due mari, la terra dei Bretti e dei Feaci”. Nel 1640, a Tiriolo, durante i lavori di scavo delle fondazioni del palazzo del principe Giovan Battista Cigala fu trovata una tavoletta di bronzo contenente il testo del Senatus Consultum de Bacchanalibus l’editto con il quale nel 186 a. C. il senato romano decretò l’eliminazione sia a Roma che in tutta l’Italia dei luoghi di culto in onore di Bacco e delle cerimonie che vi si svolgevano. Nel 1727 il documento fu regalato dagli eredi della famiglia Cigala all’imperatore Carlo VI d’Austria ed esposto nel Kunsthistorisches Museum di Vienna dove è tuttora conservato. A Tiriolo, nell’Antiquarium civico, è esposta un copia autentica. Il luogo dove fu trovata l’iscrizione rappresenta la zona monumentale dell’Ager Teuranus (come veniva identificato dai romani il territorio di Tiriolo), il centro delle attività politiche, sociali e religiose, come autorevolmente confermato dalla recente scoperta, nella stessa area, di un palazzo monumentale che testimonia la grandezza e l’importanza dell’Ager. Se è quasi sicuro che altre copie del documento furono inviate in altre località, Il territorio dei Teurani rappresentava uno degli epicentri della contestazione bacchica nei confronti di Roma, pieno di tensioni politiche e religiose mai sopite e sempre pronte ad esplodere. Non va dimenticato che durante la seconda guerra punica la comunità dei Teurani, come la gran parte dei Brettii, passò dalla parte di Annibale ed il Bruzio divenne per anni l’ultimo rifugio del grande condottiero cartaginese. “Altro che la storia romanzata e filodrammatica descritta da Livio per spiegare gli avvenimenti che avevano portato alla decisione del senato romano”, sottolinea Antonio Montuoro. “Le motivazioni furono di ordine esclusivamente politico: normalizzare un territorio ribelle, un popolo fiero, una comunità prosperosa, al centro di scambi culturali e commerciali, come testimoniato dalla ricchissima dotazione monetaria. Tenere in vita la memoria di questo periodo storico non è un mero esercizio intellettuale per abitare nel cuore delle genti migliori. Fare memoria di questo grande passato nella sua complessità, con gli ideali e i valori, ma anche con le bassezze e le tragedie, per i Teurani della cultura e del sogno significa dare un senso al presente e guardare con ottimismo alle potenzialità future di questo territorio”.