Tiriolo, presentato, a cura della Consolidal, il romanzo “L’Urlo atavico” del prof. Giovanni Martello

 Tiriolo, presentato, a cura della Consolidal, il romanzo “L’Urlo atavico” del prof. Giovanni Martello

Nella splendida cornice del Museo della religiosità di Tiriolo(CZ) è stato presentato il romanzo “L’urlo atavico”, edizioni Gigliotti, scritto dal prof. Giovanni Martello, Dirigente del Liceo “Campanella”, di Lamezia Terme.

La trama del romanzo si svolge tra la fine dell’Ottocento e la fine del Novecento, nell’area compresa nell’istmo di Catanzaro, snodandosi in diversi capitoli, veri e propri racconti che si autosorreggono, evidenziando tutte le contraddizioni sociali e gli stereotipi della mentalità del Sud.

Nell’intreccio di questo romanzo si incontrano sentimenti e desideri spesso conflittuali: la fedeltà alla propria terra dialoga con la brama dei protagonisti di realizzare il proprio benessere e la felicità individuale. Proprio l’amara constatazione che tale realizzazione possa avvenire solo attraverso l’abbandono dei luoghi di origine porta al dissidio interiore i protagonisti.

Attorno a questa dicotomia si svolge l’intreccio di buona parte della narrazione, pervasa dall’impegno etico dei vari personaggi nel raggiungimento della palingenesi sociale ed economica della propria terra in un’ansia di rinnovamento ed emancipazione personale.

“L’urlo atavico, come emerge dalla trama del romanzo, è più di un grido. E’ qualcosa di più forte, di più profondo. E’ l’urlo dell’anima, proprio perchè proviene da dentro, dalla parte più intima della persona. E’ un urlo che evidenzia e fa esplodere le contraddizioni sociali, culturali ed economiche presenti oggi, come ieri, nella lacerata società meridionale. E’ l’urlo dettata dalla rabbia e dall’impotenza che fa affiorare tutto ciò che da secoli palpita, cova, rode e lievita nell’animo delle popolazioni meridionali; anche se non sempre è riuscito ad esplodere e a farsi sentire all’esterno. Molte volte si è strozzato in gola. Non è un vero e proprio desiderio di vendetta, ma è un’incommensurabile brama di libertà, di legalità, di miglioramento delle condizioni socio-economiche da parte di coloro che, per secoli, hanno chinato la testa, accontentandosi di poco e rimanendo ai margini della società”.

Il cambiamento sperato da personaggi del racconto, ma che poi rappresenta la realtà del nostro sud, si rivela molto difficile da ottenere, perchè procede così lento da sembrare quasi impercettibile. Proprio nella sua realizzazione saranno impegnate le diverse generazioni della famiglia, attorno alla quale ruota la storia.

L’evento è stato organizzato dalla Sezione di Tiriolo della Consolidal, Associazione nazionale di promozione sociale. I lavori stati introdotti dalla dott.ssa Maria Luisa Bevivino, presidente della Sezione Consolidal locale, che ha delineato il profilo letterario dell’opera. Carica di passione, di emozione e ricca di riferimenti storici e letterari, è stata la relazione del dr. Antonio Montuoro, presidente dell’Associazione Teura, che ha sviscerato sotto vari profili il romanzo, mettendone in luce tutti gli aspetti della trama. Sono seguiti gli interventi di Marisa Badolato, Angelo Colacino, Amalia Grande, Giuseppe Lucente e Luigi Puccio che hanno offerto ulteriori valutazioni della trama del romanzo con richiami alla realtà ed alla vita, tradizioni, costumi e dialetto del nostro territorio e con tanti spunti di riflessioni. Il tutto è stato intervallato da lettura di brani del romanzo, curata da Graziella Grande e Martino Critelli, da musiche curate da Rosella Facciolo e dalla proiezione di belle immagini del territorio in cui si svolge la trama del romanzo. Si creato così un contesto armonico, emozionante che ha attratto il vasto uditorio presente, proveniente anche da comuni vicini, che ha seguito con attenzione gli interventi che si sono susseguiti.

Le conclusioni sono state tratte dall’autore che oltre a ringraziare i partecipanti ed esprimere apprezzamenti per gli interventi dei relatori, ha illustrato alcuni aspetti della trama del romanzo, che ha definito storico-sociale e che ha avuto una lunga gestazione avendo voluto riflettere sul linguaggio da usare per fare in modo che le storie che si intrecciano nella trama riescano a dare emozioni.

Hanno partecipato all’evento il vicepresidente nazionale della Consolidal avv. Antonio Nania e il Segretario nazionale avv. Luigi Bulotta, che si sono complimentati con gli organizzatori del riuscitissimo evento e con i brillanti relatori.

 

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Redazione Tutto Sud News

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